Autovelox Monticelli, Castelli contro D’Erasmo: “La Provincia spreme i cittadini”

ASCOLI PICENO – Il sindaco di Ascoli Guido Castelli interviene in tackle basso – in una calda domenica d’estate – sulla Provincia guidata da Paolo D’Erasmo (Pd) per la questione autovelox di Monticelli.

“Ci sono comportamenti che delle volte legittimano il comportamento dei cittadini – esordisce il primo cittadino in una diretta Facebook intono alle 13:15 – ad avere rancori e dissapori contro le istituzioni. Sono il primo a dire che bisogna essere comprensivi nei confronti di chi governa a livello locale per la mancanza di fondi e per la forte crisi, ma il comportamento della Provincia di Ascoli Piceno non è corretto ed è irrispettoso nei confronti dei cittadini”. L’autovelox, approvato dall’allora giunta provinciale di centrodestra guidata da Piero Celani, è stato confermato dall’attuale giunta di centrosinistra in un tratto di strada in discesa e che non presentava alta incidentalità (necessaria affinchè si possa installare un dispositivo). “Si tratta di un provvedimento – continua Castelli – finalizzato a spremere quattrini ai cittadini. La questione più grave è che con l’ultima Legge di Stabilità di Renzi le province, per i prossimi tre anni, potranno utilizzare i proventi degli autovelox senza sottostare ai vincoli dell’articolo 208 del codice della strada che prevedeva l’uso di almeno del 50% degli introiti degli autovelox per la sicurezza stradale e la segnaletica. La Provincia guarda ad Ascoli come zona dove posizionare discariche e autovelox per ripianare i propri bilanci. Inoltre, guardando lo stato di salute della strada, si denota come il tratto stradale non sia mantenuto a dovere dall’ente provinciale”. C’è poi il caso del passaggio di competenze all’Anas di tutta la Circonvallazione ad eccezione del tratto dove è ubicato l’autovelox: “Siamo davanti ad una delle peggiori espressioni di cattiva amministrazione e la Provincia è la maggiore responsabile di questo scempio; pur di mantenere i proventi dell’autovelox si è tenuta il francobollo come la repubblica di San Marino del presidente D’Erasmo.  In tre anni si stima un introito di 700-800 mila euro in piena crisi. Questo per la Provincia è un tratto d’oro e allora che dire, grazie D’Erasmo, grazie Agostini e grazie Partito Democratico. Mi scuso di aver impegnato la vostra domenica ma mi sembrava doveroso parlare di chi, in un momento di crisi come il nostro, pensa che estrarre denaro dalle tasche di cittadini ignari rappresenti il modo migliore per restituire credibilità alle istituzioni”.

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