Lago di Pilato, Olivieri: “Tutelarlo è un dovere di tutti”

MONTEMONACO – Tutelare il lago di Pilato è un dovere per tutti. La consapevolezza del valore di questo bacino lacustre, sia dal punto di vista ambientale che scientifico, deve muovere tutti, turisti compresi, ad avere il massimo rispetto per quelle acque che, tra l’altro, ospitano una specie endemica, il Chirocefalo del Marchesoni, la cui sopravvivenza è legata anche a precise disposizioni che non consentono, ad esempio, di avvicinarsi alle rive del lago per salvaguardare le uova di questo minuscolo crostaceo”. Lo dice il presidente del Parco nazionale dei Monti Sibillini, Oliviero Olivieri, commentando la notizia dei turisti stranieri che nei giorni scorsi hanno fatto il bagno nudi nel lago, nonostante il divieto di immersione.

Quest’anno, ricorda Olivieri, ”il livello del lago è particolarmente basso, e rispettare il divieto è ancora più importante: le uova del Chirocefalo sono presenti anche tra la ghiaia rimasta all’asciutto”. Impensabile una forma di controllo totale affidata al reparto Carabinieri forestali del Parco, ”che pure verrà intensificato”, come il monitoraggio delle Guide del Parco. Fra l’altro, dopo il terremoto l’accesso al Lago di Pilato non è ancora consentito da Foce, mentre è ”fortemente sconsigliato” da Forca Viola, in quanto il sentiero passa sotto a pareti di roccia presumibilmente instabili. La discesa dal rifugio Zilioli richiede invece esperienza di montagna e roccia. Forca di Presta poi attualmente è raggiungibile solo da Norcia.

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