Pubblichiamo nella sua integrità un comunicato stampa del capogruppo consiliare di Fdi, Gianni Balloni, in replica al segretario provinciale e commissario locale  Pd, Antimo Di Francesco

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Comprendiamo lo stato confusionale che regna nel centrosinistra dopo l’ultima sonora bocciatura del referendum costituzionale, quindi non ci stupiamo che Antimo Di Francesco, capogruppo nonché commissario del Pd, ruolo che già la dice lunga sulla crisi locale del Partito Democratico, voglia distogliersi dalle sue lacerazioni parlando a ruota libera, nel senso senza riflettere, dell’amministrazione comunale al governo della città.

Fra varie amenità, il nostro non condivide la scelta di non completare il lungomare, dopo che in dieci anni la giunta Gaspari, compagine amministrativa che lo ha visto ricoprire il ruolo di vicesindaco, ha dato dimostrazione di non sapere neanche quale fosse il lungomare sud, quello realizzato a suo tempo in quattro anni di amministrazione del centrodestra, dal lungomare nord.

Così come si avventura a citare le vicende del Ballarin quando, sempre l’amministrazione Gaspari nella quale è stato vicesindaco, voleva imitare Totò nel vendere la Fontana di Trevi all’ingenuo miliardario americano,  difatti realizzano un accordo con la Fondazione Carisap per la cessione dell’area Ballarin, neppure sapendo come non sia nella disposizione comunale.

Che dire poi della critica alla collaborazione tra i sindaci Piunti e Castelli, entrambi a capo di amministrazioni di centrodestra?

Lamenta una presunta sudditanza, lui che è avvezzo a prendere pizzini dal bel col del Rosso (guarda caso) Piceno (l’onorevole Luciano Agostini).

In sei mesi l’attuale amministrazione ha già fatto ciò che la precedente amministrazione era riuscita a fare male in dieci anni, vi è ancora molto tempo, Di Francesco lo sa e teme per il futuro suo e del Pd, d’altronde, dopo aver perso le primarie, le amministrative, il referendum, lo scranno sui banchi  dell’opposizione sembra così solido.