Di Francesco (Pd): "Pasqualino subalterno a Guido"

Pubblichiamo integralmente un comunicato stampa  di Antimo Di Francesco, capogruppo consiliare e commissario Pd

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Questa amministrazione comunale, dopo oltre cinque mesi di non governo della città, è ancora immobile, con il freno a mano tirato, e soprattutto poco risolutiva e concreta sui problemi più sentiti dai cittadini, che devono essere affrontati con tempestività ed adeguata programmazione.

Mi riferisco al progetto sicurezza che ad oggi è rimasto solo sulla carta e al piano organico della manutenzione, decoro urbano e pulizia della città. Quest’ultimo è stato sbandierato dal sindaco Pasqualino Piunti, con riferimento agli interventi di riqualificazione dei quartieri, oltre a quello specifico relativo alle aree verdi.

Manca una strategia efficace una visione di insieme e di prospettiva. Ad oggi sono assenti i contenuti programmatici, ma soprattutto non c’è coinvolgimento dei cittadini nelle scelte amministrative. Registriamo inoltre una totale assenza di progettualità ed idee per quanto riguarda una programmazione di iniziative prioritarie per il dopo sisma, inoltre non si comprende come questa amministrazione intenda procedere per pianificare la realizzazione di opere pubbliche strategiche quali, in primis, la riqualificazione dell’area Ballarin su cui è sceso un assordante silenzio. Questo,  al contrario del percorso di partecipazione, ascolto e confronto che doveva esserci con i cittadini su tale importante progetto, oltre alla decisione assunta dall’amministrazione che non condividiamo di non volere procedere al completamento del lungomare nord.

Oltre a queste molteplici criticità il dato politico molto preoccupante che in questa fase sta emergendo, e vogliamo evidenziare, è la subalternità politica del sindaco di San Benedetto, Pasqualino Piunti, al sindaco di Ascoli, Guido Castelli, su varie questioni e tematiche territoriali. Cioò denota un condizionamento politico costante che sta ponendo il sindaco, e la città di San Benedetto, in una posizione di grande debolezza politica rispetto ad Ascoli e soprattutto di isolamento territoriale.

La città di San Benedetto deve assumere un ruolo attivo, da protagonista, di guida e coordinamento del territorio. Non può e non deve essere relegata a ricoprire una funzione marginale e da comprimaria nel panorama territoriale sotto l’egida delle scelte politiche del sindaco di Ascoli e subirle passivamente.

Il capogruppo consiliare e commissario Pd
Antimo Di Francesco

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