SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Vogliamo discutere al più presto il ricorso sull’anatra zoppa. Non c’era nessuna intenzione da parte della minoranza di chiedere il rinvio della causa al Consiglio di Stato”. Abbiamo sentito al telefono Tablino Campanelli mentre tornava in macchina da Roma insieme all’avvocato Natale Vallone. Questa mattina, giovedì 9 febbraio, il collegio del Consiglio di Stato della Capitale ha accolto la rinuncia alla sospensiva chiesta dalla minoranza “e abbiamo sollecitato i giudici a fissare un’udienza di merito a breve”, ha aggiunto Campanelli in vivavoce. E’ quindi intervenuto in vivavoce l’avvocato Vallone, che ha assistito la minoranza al Tar, mentre con i togati di Roma ha discusso  l’avvocato Antonio Salerno.

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“Non vogliamo che l’udienza di merito – ha spiegato Vallone – vada per le lunghe. Per questo motivo questa mattina a Roma abbiamo chiesto, tramite l’avvocato Salerno, di essere inseriti per il dibattimento nelle prossime udienze stabilite dal calendario del Consiglio di Stato, che possono essere il 16 marzo o il 6 aprile”.

Vallone attende le motivazioni della sentenza della Consulta sulla bocciatura del ballottaggio, contenuto nell’Italicum. Facciamo notare al legale che l’Italicum è una legge che riguarda l’elezione alla Camera, non le consultazioni degli enti locali.

L’avvocato risponde: “Nell’istanza che abbiamo presentato al collegio del Consiglio di Stato c’è un passaggio in cui è scritto “in attesa delle motivazioni sull’Italicum”, perché è vero che riguarda le elezioni nazionali, ma  dobbiamo tenere conto che le norme sono a carattere generale e astratto: poi vengono applicate ai casi concreti. La sentenza della Corte costituzionale ha dichiarato il ballottaggio incostituzionale. E il premio di maggioranza a San Benedetto è stato attribuito nel turno di ballottaggio, non nel primo turno. Attendiamo fiduciosi”.