Candidati di Forza Italia, stoccate al M5S e alla giunta Ceriscioli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un colpo qua e una botta là, ossia alla Regione Marche e al Movimento 5 Stelle. I candidati di Forza Italia nelle Marche sud, alle elezioni politiche del 4 marzo, sono arrivati nel Municipio di San Benedetto lanciati più che mai nell’agone elettorale (tutti i candidati azzurri QUI). Hanno puntato dritto contro il “malgoverno” della giunta Ceriscioli (ma l’attacco è al Pd) e sull’impossibile buongoverno dei pentastellati. Con la regia del sindaco Pasqualino Piunti (affiancato dal vice Andrea Assenti) si sono presentati il deputato uscente Simone Baldelli, candidato alla Camera dei deputati collegio 1, l’ex direttore del Qn-Resto del Carlino Andrea Cangini, candidato al Senato collegio plurinominale, Graziella Ciriaci, Senato uninominale Marche 3, e il vice sindaco di Ascoli Piceno Donatella Ferretti, in seconda posizione alla camera collegio 1. Ad osservare la presentazione il vice presidente del Consiglio regionale Piero Celani e l’ex capogruppo in Regione Umberto Trenta, oltre all’assessore Annalisa Ruggieri, al capogruppo di San Benedetto Valerio Pignotti, al consigliere Stefano Muzi, al coordinatore comunale Alessandro Capriotti, nonché assessori e consiglieri dell’amministrazione Piunti. (Leggi il resto della conferenza stampa QUI)
Forza Italia e il malgoverno della Regione. “Il governo e la giunta Ceriscioli  sono dello stesso colore politico, non mi sembra – tuona Cangini – stiano facendo gli interessi di questo territorio. La più grande opera infrastrutturale, la quadrilatero, risale al governo Berlusconi. Il Pd si opponeva e il Movimento 5 Stelle è contrario alle grandi infrastrutture. L’iniziativa parlamentare per portare 127 milioni di euro sul territorio  e cercare di tamponare l’emergenza terremoto viene da FI e non dal Pd. I parlamentari espressi da questo territorio hanno altro a cui pensare? Nel Paese esiste il “caso” regione Marche che non funziona“.
“E’ una regione straordinaria – ancora Cangini – dove vive una popolazione caratterizzata da dedizione, senso del dovere, propensione all’impegno e al lavoro e una semplicità (uso questa espressione nella sua accezione più nobile) straordinarie. E allora mal si conciliano con la dioccupazione: dopo le otto regioni del meridione vengono le Marche per numero di disoccupati. Non si spiega storicamente, non si spiega constatando le eccellenze che ancora insistono su un territorio industriale e imprenditoriale. C’è qualcosa che non funziona. Probabilmente dipende dal fatto che è una regione tagliata fuori dal resto del Paese, non collegata. E nel momento della crisi soffre più di quanto non soffrano Emilia Romagna, Veneto e altre ugualmente propense alla crescita, allo sviluppo e con  una straodinaria capacità di intraprendenza  imprenditoriale”.
La stoccata finale di Cangini: “Non c’è un uomo al governo espresso da questi territori. E’ un gap che va colmato e non è possibile continuare a dare per scontato che la condizione dei marchigiani sia un dato  a parte”.
Forza Italia e il Movimento 5 Stelle. “La legalità delle istituzioni – tuona Baldelli –  è rappresentata dalle regole di comportamento che tutti quanti siamo tenuti a rispettare. In questa legislatura sono state date 2.800 giornate di squalifica ai parlamentari per comportamenti scorretti a Montecitorio: oltre 2.600 sono state inflitte ai 5 Stelle. L’onestà è quella di candidarsi per le cose che si sanno fare. Il microcredito di cui si vantano i pentastellati, che dai risparmi degli stipendi accantonano 5 miloni l’anno, fu istituito dal governo Prodi con i fondi di garazia, che fruttano miliardi ogni anno”.
L’affondo di Baldelli: “Il Movimento 5 Stelle non è affidabile anche perché cambia in continuazione idea. Noi guardiamo ad Antonio Tajani (presidente del Parlamento europeo, ndr)  che ha indirizzato verso i nostri territori i fondi per le grandi emergenze e il terremoto”.
Cangini e i pentastellati. “Troppe Sirene cantano alle orecchie degli italiani, i problemi non si risolvono invocando l’onestà, ma lavorando e attraverso gli strumenti della politica. I 5 Stelle per i due terzi sono neofiti assoluti, in parte in cerca di lavoro, e gli altri provengono dagli scarti dei partiti come FI, Pd, Lega Nord. Non mi pare ci siano le condizioni per sperare in un buongoverno. Mi auguro che i marchigiani non cedano a queste sirene”.
Forza Italia presenterà i candidati in conferenza stampa nella mattinata di venerdì 9 febbraio ad Ascoli Piceno.

 

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