SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’imprenditore Roberto Capocasa è pronto a donare circa 500 euro, per coprire i costi del conto corrente e riportare il fondo a 5mila e 300 euro. E’ questa la somma necessaria per acquistare il nautofono da parte dell’associazione Nati in Adriatico e farlo tornare a funzionare.
“Ho sentito al telefono Pietro Ricci, presidente di Nati in Adriatico, con il quale ho concordato – spiega Capocasa – un incontro per lunedì 8 gennaio. Visto che da alcuni mesi c’è questa situazione di stallo, ho deciso di donare l’importo necessario per pagare le spese del conto in banca, credo circa 500 euro. Io, poi, recupererò la somma con la vendita di un mio quadro”.
Il nautofono è l’avvisatore nautico rosso che si trova sulla punta del molo sud, durante i giorni di nebbia emette un suono. La sequenza del segnale acustico è identica  a quella del segnale luminoso del faro (nella foto il faro di San Benedetto). Da qualche anno non è più attivo, ma tornerà in funzione con l’acquisto del dispostivo dalla Marifari di Venezia.  L’associazione Nati in Adriatico ha raccolto circa 5mila e 300 euro, con l’apporto del giornalista Remo Croci  e del Bacino Imbrifero Montano. Un centinaio di euro sono stati utilizzati per raccomandate e marche da bollo.
I soldi sono stati depositati in un conto corrente bancario, ma le spese per la gestione del conto hanno drenato all’incirca 500 euro. Ed ora il fondo rimasto non basta per acquisire il nautofono. Il presidente di Nati in Adriatico, Ricci, ha avuto contatti con l’istituto di credito per chiudere il conto e trasferire i fondi in un libretto al portatore, che non ha spese significative per tenerlo aperto. E la banca potrebbe versare quei 500 euro come sponsorizzazioni. Ma ora si è fatto avanti Capocasa che dovrebbe risolvere il problema con la donazione di 500 euro.