Capriotti lancia i suoi strali: “Un’amministrazione che non punta sul decoro”

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Città in declino, degradata dal punto di vista del decoro urbano. Strade maleodoranti e piene di liquami di cani anche in pieno centro, marciapiedi invasi dalle erbacce e balaustre pericolanti. Per non parlare di ratti e zanzare che imperversano ovunque incontrastati“. Questa la denuncia di alcuni residenti. Come vede Italia Viva la situazione di una San Benedetto divisa tra chi decanta le sue bellezze intonse e chi punta il dito su ciò che non va? Ne parliamo con il consigliere comunale Tonino Capriotti. “Via Labirinto è diventata l’orinatoio della zona pedonale, da Bambinopoli alla bocciofila le zone di degrado non si contano. Così pure, stessa fine per l’area dell’ex Champing. Non è una segnalazione è una patologia: l’unica soluzione che vedo è che Piunti se ne vada a casa e si riposi, perché non è in grado di fare il sindaco” attacca Capriotti.

“L’erba di via Calatafimi è una goccia in un mare di lamentele. Che fare? Che Piunti si metta da parte e pensi per il bene della città di andare a casa. Tutto il rilassamento è dovuto al fatto che manca una guida, una persona che stimoli l’impegno” continua il consigliere di IV.

“Ieri facendo una passeggiata ho visto il degrado di via Calatafimi che avevo già segnalato: ma tutto è rimasto irrisolto. Certo che fa ridere rispetto a Bambinopoli, dove prima la pulizia la faceva il gestore e metteva anche i giochi. Tutto ciò in pieno centro. E per non parlare del Ballarin e della bocciofila. Il Ballarin che doveva essere pronto in 15 giorni? Un’altra favola del libro dei sogni di Piunti, un Sindaco totalmente assente. È come un pugile suonato che non risponde più agli stimoli. La stagione 2020 è andata male anche a causa del Covid, ma manca una guida”.

Per non parlare delle balaustre del sottopasso di via Pasubio. “C’è un’Interpellanza – spiega Capriotti – che non è un’interrogazione: è uno strumento che mette il sindaco di fronte a una responsabilità certa. Per i parapetti della pista ciclabile in via Pasubio non c’è il collaudo. In ogni caso stanno cadendo a pezzi, i parapetti stanno perdendo i pezzi. Ho mandato le foto, e ho scoperto che il collaudo statico di questi parapetti non è mai stato fatto nel passaggio ciclopedonale. È pericoloso, li ho invitati a prendere visione e trovare subito una soluzione”.

E l’affondo finale: “San Benedetto sta subendo le conseguenze di una amministrazione miope e incompetente. Fare senza progettualità e non darsi dei tempi non è una cosa seria, come nel caso della piscina e dei parcheggi sull’Albula. E la politica è una cosa seria”.

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