Caso dipendenti, Marini (Pd): «La paralisi in Comune è evidente»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Carenza di personale in Comune, infuria il Pd. Dopo l’interrogazione di Maria Rita Morganti, arriva l’attacco di Alessandro Marini, commissario del circolo nord.

Scrive Marini: «Ad essere benevoli si potrebbe pensare che la schietta ammissione di ieri di non sapere della precaria situazione che stanno vivendo i dipendenti comunali fosse un attacco, da parte del sindaco, a qualche sofista capitato per caso in viale De Gasperi, un invito ad esplorare meglio il mondo ordinario che tutti noi conosciamo. Perché, davvero, non è sostenibile credere che un sindaco sia all’oscuro di cosa stia accadendo, letteralmente, sopra la sua testa.

In tutti i Comuni di Italia il primo cittadino è colui che per primo ci mette la faccia, si assume le responsabilità, tutela l’ente, si assicura che la macchina comunale funzioni al meglio. Non si può non sapere che nell’estate appena passata sono stati assunti pochi vigili e terribilmente in ritardo, che sono mancati giardinieri e operai. Non possono che essere evidenti la mancanza di mezzi per alcuni settori o la paralisi creata con degli spostamenti dettati solo dal risentimento, senza nessun criterio logico. Sono state fatte ben tre riorganizzazioni del personale, a questo punto viene lecito domandarsi in base a cosa.

Sempre che, nonostante il Sindaco abbia mantenuto per sé la delega al personale, queste domande non vadano invece poste al suo vice, che potrebbe forse meglio spiegare la situazione.

Tutta questa vicenda, ovviamente, ha una duplice ricaduta: da una parte rende difficoltoso lo svolgimento delle proprie mansioni per gli stessi dipendenti e, ovviamente, provoca nocumento e disagi a tutte quelle centinaia di cittadini/utenti che giornalmente si recano in Comune agli sportelli.

Capisco che ci piaccia tanto la visibilità nazionale, soprattutto adesso che siamo in prossimità della stagione estiva, ma un ulteriore intervento del governo centrale, per mano del prefetto, sarebbe uno scivolone difficilmente tollerabile.

Il malcontento che si respira in Comune non è figlio di richieste assurde o campate in aria: si sta solo chiedendo di poter svolgere al meglio il proprio lavoro e auspichiamo una pronta e celere risposta da parte dell’Amministrazione».

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