Castelli sull’ospedale unico: “Privare il capoluogo di servizi fondamentali vuol dire strangolarlo”

ASCOLI PICENO  –  “L’idea di privare una città capoluogo di servizi primari come quelli ospedalieri vuol dire cercare di strangolarla. L’ospedale Mazzoni, per numero di addetti e valore di produzione, è la prima azienda della nostra Città. Trasferire sulla vallata questo patrimonio è illogico e insensato: non avverrà con il consenso del Sindaco di Ascoli”. Così il primo cittadino di Ascoli interviene sull’assegnazione del futuro ospedale unico nella zona tra Spinetoli e Colli.

“Se poi si considera che l’Ospedale Mazzoni è anche il primo presidio pubblico a sostegno delle comunità terremotate della montagna, questa scelta improvvida andrà a indebolire ulteriormente la parte più fragile del nostro territorio: quella che vive nelle SAE e aspetta la ricostruzione” prosegue Castelli.

“Il Pd dice di voler lottare contro le diseguaglianze ma ne vuole far nascere una profonda sui servizi ospedalieri tra mare e montagna penalizzando Arquata, Acquasanta, Montemonaco, Montegallo come se non bastasse il terremoto. Logica che non vale invece per Pesaro e Fano : qui verrà realizzata una nuova struttura privata in sostituzione del Santa Croce.
E per essere concreti, il numero di abitanti della provincia di Ascoli richiede e prescrive la presenza di 500 posti letto.
Se si realizza un’azienda ospedaliera con servizi di alta specialità e autonomia di bilancio (come prevedeva l’ultimo piano sociosanitario) ha senso anche per gli operatori e per gli utenti parlare di struttura unica. In assenza di azienda la struttura unica serve solo a dimezzare le risorse destinate al Piceno e a penalizzare gravemente il Sud delle Marche. Costruire un nuovo ospedale a 10 km da Ascoli che senso ha ? Non sarebbe più logico con una spesa molto più contenuta, ristrutturare l’Ospedale Mazzoni al fine di renderlo più funzionale e costruire un nuovo ospedale a San Benedetto (da ubicare all’uscita dell’autostrada ) che serva un territorio ricompreso tra Pedaso ad Alba Adriatica e che in estate aumenta il suo bacino con il turismo? Due ospedali da 500 posti complessivi che corrispondono al giusto numero di abitanti della nostra provincia. In questo quadro il presidente della Conferenza dei sindaci del Piceno sulla sanità, Flaiani di Folignano, dice che rimarranno l’ospedale di Ascoli e di San Benedetto, come aveva detto Ceriscioli già tempo fa. Quali sono questi servizi? Sono posti letto pubblici ambulatori e basta? Di cosa parliamo? Tra l’altro l’ospedale di San Benedetto è situato in un posto dove non è possibile continuare a tenere un presidio sanitario: la gente fa fatica a raggiungerlo. E una burla, una bufala per far credere ai cittadini che l’ospedale di Spinetoli sarà il terzo ospedale della provincia di Ascoli?” aggiunge Castelli.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Disservizi trasporto disabili, Morganti (Pd) interroga Piunti

Articolo Successivo

Il Comune sospende il rilascio della carta d'identità elettronica a Porto d'Ascoli