Cenone della vigilia. Prezzi del pesce alle stelle. Rincari del 40 per cento

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Da molti anni a questa parte il pesce è diventato l’alimento di punta delle cene di vigilia. E, puntualmente, con l’avvicinarsi del Natale, i prezzi tentano a salire. Ma in questo 2017, causa l’irrigidirsi delle temperature, la quantità scarseggia. E così, i rivenditori del Mercato Ittico, invece di acquistare ad esempio quattro casse ne prendono la metà. Salvo poi alzare sensibilmente il prezzo al dettaglio. E così un chilo di mazzancolle, generalmente quotato a 8 euro schizza a 31. Persino per lo scorfano, considerato un pesce “povero” , non bastano gli 8 euro ma ce ne vogliono 25. E così via. La seppia ha raddoppiato. Da 10 a 20 euro. Il totano da 8 a 15. Il rombo chiodato da 20 a 38 al chilo. Mentre per chi non vuol badare a spese c’è un classico come gli scampi. Ma per un chilo occorrono ben 89 euro. Se si vuol fare di necessità virtù si può sempre ricorrere alle alici o alle triglie, rimaste su prezzi standard. Ovvero 3 o 4 euro al chilo. Da tenere in considerazione che, all’asta, il prezzo subisce ulteriore variazione a secondo che si tratti di pesce pescato entro le prime ventiquattro invece che le quarantotto. “Ma questi prezzi- precisano al mercato ittico- sono destinati ad aumentare sensibilmente per il cenone di Capodanno”.

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