Chi aspetta il tramonto dell’Ascoli non vedrà mai la sera

Ce l’abbiamo fatta. Anche stavolta. 

E’ stata dura, durissima. Ma il risultato finale è quello che conta. La rete di Tommaso Bianchi ci regala (sì, anche a noi) la salvezza matematica con una giornata d’anticipo. E allora via alla festa dei bianconeri, nuova delusione per i tifosi delle zone limitrofe che ogni anno sperano nello sprofondo del Picchio. Ma di loro è bene non curarsi.

Adesso godiamoci la nuova permanenza in B. Ben consapevoli che la stagione non è ancora conclusa. Giovedì c’è l’ultima gara al Del Duca: sarà grande festa per il traguardo raggiunto, ma i tifosi ci terranno a terminare bene costringendo magari la Ternana a disputare i playout. Poi si tireranno le somme, visto che già ieri nell’immediato post partita di parole più o meno al veleno se ne sono dette tante. Le dimissioni di mister Aglietti, la squadra che lo fa tornare sui suoi passi, Cacia che attende “che il presidente faccia i conti”. Serve maggior chiarezza da una società che fa della trasparenza il proprio motto. Tanti giovani che spiccheranno il volo verso la serie A, tanti soldi cash dovuti alle cessioni (su tutte quella di Orsolini) da reinvestire per puntare a una nuova stagione meno al cardiopalmo rispetto a questa. Una società che getta le basi per il futuro, ma che a volte rischia di mettere in secondo piano il presente. E’ andata bene lo scorso anno all’ultima giornata, stavolta ci si è salvati alla penultima. Ma i tifosi e il popolo bianconero vogliono di più. E meritano di più.

Ci sarà comunque tempo per queste cose, una nuova estate caldissima (l’ennesima) sta per cominciare. Adesso godiamoci questa salvezza. Di errori se ne sono fatti e se ne faranno, ma oggi tutti gli ascolani possono gioire per la permanenza in B.

La storia continua. Perché chi aspetta il tramonto dell’Ascoli non vedrà mai la sera. 

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