Chiodi: "Sì agli eventi a pagamento all'ex galoppatoio, cambieremo il regolamento"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si possono allestire manifestazioni a pagamento all’ex galoppatoio? “Al momento no, ma l’amministrazione comunale redigerà un nuovo regolamento che permettereà di organizzare sin dalla prossima estate sagre e spettacoli con biglietto”, fa chiarezza sulla querelle dell’ex galoppatoio Carmine Chiodi, presidente della commissione consiliare attività produttive. “Tuttavia, nell’area non potranno essere programmati il luna park e il circo”, sgombra il campo dagli equivoci il consigliere di maggioranza, dopo lo stop al luna park: era in programma dal 23 marzo al 1° maggio.

Chiodi spiega come sia sufficiente cambiare il regolamento da parte dell’ufficio comunale del demanio per dare delle licenze concessorie ai fruitori dell’area. “Non è vero – sostiene il consigliere – che la Capitaneria di porto si è opposta, come qualcuno ha voluto far intendere. Quando ci siamo incontrati con il comandante Gennaro Pappacena per discutere in merito alle aree demaniali marittime, è emerso che basta modificare la tipologia di titolo concessorio facendolo direttamente al fruitore. Dopodiché occorrono almeno 20 giorni in cui l’atto sia in evidenza pubblica in modo che, se qualcuno vuole presentare una richiesta diversa, si possa fare una comparazione delle offerte. Purtroppo i tecnici del Comune avevano sottovalutato questo aspetto e per il Luna Park non c’eravamo più con i tempi”.

Con il regolamento attuale chi organizza eventi all’ex galoppatoio paga un canone irrisorio al Comune. Con il nuovo regolamento, il fruitore della location verserà il canone allo Stato.

Dice ancora Chiodi: “Faremo quanto prima un nuovo regolamento per cambiare le licenze concessorie, ma per quanto riguarda il luna park ormai la questione può considerarsi conclusa dal momento che la giunta nell’incontro del 28 marzo ha comunque deliberato le aree che possono ospitare gli spettacoli itineranti, quali circhi e giostre, escludendo l’ex galoppatoio”.

Il conisigliere definisce contraddittorio il comportamento di alcuni membri dell’opposizione: “È vero – spiega – che quella è un’area demaniale per cui il Comune paga un canone abbattuto e che essa può ospitare solo attività di interesse pubblico senza scopo di lucro, pertanto che non prevedono il pagamento di un biglietto, ma quando con la passata amministrazione lì si svolgevano eventi come il festival argentino o il festival della birra, queste persone dov’erano? Insomma, si sono svegliati solo ora”.

 

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