Bellini: “Serve una città unita che vuole la salvezza. Ho quattro richieste per la vendita, ma adesso resto io”

ASCOLI PICENO – Il presidente dell’Ascoli Picchio Francesco Bellini torna a parlare in un momento delicato per i bianconeri. Presenti tutti e sei i nuovi acquisti di gennaio nella sede di corso Vittorio Emanuel. Il presidente bianconero esordisce dicendo che “Con noi non ci sono più i collaboratori tecnici Arpili e Vagnini, arriva invece Roberto Ghielmetti. Al posto dello speaker Matteo Piconi ci sarà Angelo Camaiani, che dal campo entusiasmerà ancor di più i nostri tifosi”.

E sulla nuova figura Simone Bernardini che si vocifera dice: “Non è ancora dei nostri, si occuperà del marketing e del Picchio Village qualora dovesse arrivare, ma ancora siamo in trattativa. Di una cosa sono convinto: ci salveremo se saremo tutti uniti. Ho parlato con i tifosi, con loro abbiamo deciso di azzerare tutto e pensare solo a vincere. La retrocessione sarebbe una cosa negativa per tutti, me compreso ovviamente. Mi aspetto una città unità che vuole la salvezza della squadra. Ascoli ha una grande tradizione che dobbiamo rispettare. Sono convinto che la città è con noi, anche se qualcuno la pensa in maniera differente; le critiche sono sempre ben accette se costruttive, diverso invece se sono distruttive”.

“I tifosi? Oggi ho incontrato una loro delegazione a cui ho ammesso di aver sbagliato in alcune situazioni, loro hanno compreso e siamo riusciti a confrontarci in maniera leale” aggiunge il presidente bianconero. “Abbonati in meno? In quello stadio così messo non ci andrei nemmeno io, sabato avremo problemi per il maltempo. Sulla questione stadio ci sono stati incontri con la Lega B e il sindaco Castelli. Il primo cittadino ci ha comunicato che la tribuna sarù pronta quest’estate. Con B futura stiamo studiando il metodo con cui ristrutturare il resto dello stadio. Ho promesso ai tifosi che ricostruirò la curva, ma il sindaco dovrà concederci una convenzione pluriennale”.

Sul mercato: “Posso dire che abbiamo fatto un buon mercato di gennaio. I giocatori che vengono dalla Juve sono differenti per il tipo di preparazione su tutti gli aspetti. Favilli sta bene, potrebbe tornare alla fine ma non so se lo rischieremo visto che ora abbiamo le alternative giuste. E’ un giocatore che fa gola a tante società, tra cui la Juve stessa. Di questi sei nuovi arrivi uno l’ho voluto fortemente. L’errore più grande? Il periodo di Marroccu e Lovato in cui abbiamo prelevato giocatori dal carattere difficile e non alla portata delle nostre casse. Ancora stiamo pagando questo periodo. Maresca? Forse era giovane, ma il nostro obiettivo era costruire una squadra intorno a Favilli al fine di far lievitare il cartellino del ragazzo. Speriamo di avere il vescovo allo stadio ogni giornata visto che siamo stati sfortunati in diverse circostanze”.

E sui contratti di Cardinaletti e Giaretta? “Questa è l’ultima volta che ne parlo perché credo ci siano questioni più importanti. Cardinaletti aveva un contratto sino al 2019, poi quando è stata cambiata solo la sua funzione nell’organigramma. Per Giaretta invece il contratto è stato depositato dal segretario la scorsa settimana, ma la decisione era presa da tempo. In caso di retrocessione tutte le posizioni dirigenziali saranno messe in discussione, al pari di quelle dello staff tecnico. Per il momento non ci saranno altri ingressi in società. Il colpevole di questa situazione? Sono io, perché gli sbagli fatti li sto pagando sulla mia pelle. Tutti i dirigenti rispondono a me, quindi il primo responsabile sono io. La cosa che mi fa sperare in questo progetto è il settore giovanile. La città ha bisogno del calcio: noi iniettiamo in tutto il sistema più di 12 milioni l’anno, senza considerare tutte le iniziative dei tifosi. Cessione dell’Ascoli? Per il momento non ci penso, anche se ci sono quattro richieste. È inutile discutere, bisogna sostenere questi ragazzi che sicuramente ora si amalgameranno settimana dopo settimana. Ora riparto per il Canada, cercate anche voi di sostenere la squadra per il bene dell’Ascoli. Tornerò in Italia la terza settimana di aprile”.

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