Confindustria Ascoli analizza le infrastrutture in un evento spettacolare

Grande partecipazione all’evento targato Confindustria Ascoli Piceno dal titolo “Ritorno al Futuro” che si è tenuto questa mattina al Palariviera. Sotto la conduzione della giornalista Mediaset Safiria Leccese, si è dibattuto un tema: le infrastrutture dello sviluppo.

Tanti ospiti in un format ricco di video ed effetti speciali, studiato per una platea eterogenea (tanti imprenditori ma anche tantissimi studenti, docenti, autorità, che hanno riempito la sala Auditorium da circa mille posti), che ha visto alternarsi alcuni interventi e un talk allargato. Dopo l’inno nazionale apre i saluti istituzionali il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, che ribadisce la centralità del tema all’interno delle politiche regionali, vedasi il recente incontro con Autostrade finalizzato ad avviare i sopralluoghi per il prolungamento della terza corsia, quindi si susseguono, Antonio Capriotti, Vice-sindaco di San Benedetto del Tronto, Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio Marche, ente che ha sostenuto il progetto, e il Presidente di Confindustria Marche, Roberto Cardinali.

Quindi dopo un video di presentazione delle bellezze del Piceno dal titolo “Dall’alba al tramonto” il discorso di apertura del Presidente di Confindustria Ascoli Piceno Simone Ferraioli, che si rivolge subito ai giovani: “Nel 1986, anno di uscita del film Ritorno al Futuro, l’Italia era la quinta economia del Pianeta, davanti anche all’Inghilterra verso cui, negli ultimi anni, tantissimi dei nostri giovani si sono trasferiti in cerca di un futuro migliore”. Ripercorrendo alcune scelte del passato che hanno sicuramente condizionato la competitività a livello nazionale, ricorda però che “la maggior parte delle nostre aziende fanno riferimento a persone del posto. Il legame è la molla più forte che ogni mattina ci spinge a resistere, a sopportare di essere nell’imbuto d’Italia ormai, quanto meno dell’Adriatico, ormai dall’estate del 2018”. Un appello in favore delle tante opere in attesa di realizzazione che rendono ormai impossibile combattere la sfida a livello globale in quanto, la metafora, le aziende sono ormai frustrate come lo sarebbe un pur fortissimo pugile costretto a combattere con un solo braccio. “Siamo qui oggi per dire basta. L’attrattività di un territorio dipende anche dalla presenza di infrastrutture adeguate, capaci di connetterlo con il resto del Paese e del mondo, che agevolino la mobilità di merci e persone, che favoriscano i collegamenti, consolidando il tessuto imprenditoriale esistente e creando le condizioni ideali per l’insediamento di nuove imprese. Pensate solo allo sviluppo di tutte le potenzialità turistiche del territorio oggi in parte inespresse.”

Il video “Le strade del Passato” ripercorre invece la storia delle infrastrutture dai Romani ad oggi ed apre il via al discorso di Carlo Buttaroni, Presidente Tecnè, che riporta alla platea i numeri emersi dall’analisi dei dati condotta nelle settimane precedenti. Sconfortanti quelli sui tempi di percorrenza da Ascoli a Milano o Bologna, dove ad esempio in treno negli ultimi trent’anni (1992-2022) sono rimasti praticamente invariati.

Quindi il talk moderato da Mario Paci caposervizio del Corriere Adriatico, e da Flavio Nardini, caposervizio del Resto del Carlino, con la partecipazione di Stefano Cianciotta, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulle Infrastrutture e di Abruzzo Sviluppo, di Paolo Testaguzza, Responsabile Marche ANAS SpA, e di  Eugenio Coccia, fondatore del Gran Sasso Science Institute. Spazio finale per il ted di Bibop Gresta fondatore Hyperloop Italia. Gresta partendo dalle contraddizioni della società nel campo della logistica, spiega come e perché il treno iperveloce potrà rivoluzionare il mondo dei trasporti e cambiare gli stili di vita di tutti nei prossimi anni.

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