Confindustria e sindacati raccolgono 6,7 milioni di euro a favore delle zone terremotate

ARQUATA DEL TRONTO – Confindustria e le segreterie di Cgil, Cisl e Uil si uniscono a favore delle popolazioni dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016 dando vita al “Comitato Sisma Centro Italia” che gestirà la solidarietà espressa tramite le donazioni effettuate dai lavoratori e dalle imprese con un fondo di 6,7 milioni di euro che verrà investito tramite un bando che sosterrà e rilancerà  iniziative pubbliche, associative e imprenditoriali per il rilancio dell’economia e il miglioramento dei servizi alle persone nelle zone terremotate. Nel recente passato, Confindustria e i sindacati confederati hanno anche operato in Abruzzo, ad Haiti e in Nepal dopo i tragici terremoti, ed in Sri Lanka in seguito allo tsunami del 2004.  Il bando è rivolto alle piccole e medie imprese e ai loro lavoratori. Il presidente di Confindustria Centro Adriatico Simone Mariani aggiunge che  “E’ nostra responsabilità proporre iniziative e progetti meritevoli avviando una collaborazione fattiva e stimolando la presentazione dei progetti” mentre il presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli sostiene che “Era un dovere delle imprese mettersi a disposizione di questo momento importante e la risposta è stata soddisfacente . Questo sarà un primo seme per il futuro del rilancio del lavoro e delle imprese unite per il rilancio di tutte le Marche”. “Saremo attenti nella valutazione di tutti i progetti e vogliamo vedere con i nostri occhi ciò che si farà  concretamente sul territorio”  dice Davide Martina, referente incaricato da Confindustria alla valutazione dei progetti “I punti cardine sono la creazione di nuova occupazione e il consolidamento di quella che c’era già ma anche a favore di  un nuovo welfare.Ogni progetto sarà sottoposto ad auditing finanziario”. Il Vicesindaco di Arquata Michele Franchi evidenzia come sia importante “Snellire la burocrazia e questo progetto va a concretizzare le tante idee che spesso hanno avuto degli stop, sperando che possano invogliare gli arquatani a tornare qui.

Fondamentale è il coinvolgimento dei sindacati. Barbara Nicolai segretaria della Cgil di Ascoli ritiene che “La ricostruzione può essere valida solo se si ricostruiscono le comunità. Serve ricostituire un sistema di rete tra i soggetti per uno sviluppo di qualità affinché le risorse possano essere ben utilizzate” mentre Maria Teresa Ferretti della Cisl sottolinea che “Con Confindustria siamo uniti cercando di valorizzare la partecipazione che è alla base del rilancio. Essere insieme è fondamentale ed è la base per ripartire insieme anche con le Amministrazioni locali e le associazioni perché fare rete nel nostro territorio non è sempre scontato”. Infine Giuseppe Pacetti della Uil parla dell’importanza dell’occupazione “In un territorio che dal 2008 è in perdita sotto questo punto di vista. E’ irilevante che il Comitato Sisma faccia anche un peso dei danni anche sociali. Le Marche devono essere privilegiate nella ricostruzione perché il 64% dei danni è localizzato nella nostra Regione”. Un’altra idea che abbiamo in mente” prosegue Pacetti “è quella di realizzare un museo del terremoto in memoria delle vittime con i materiali rinvenuti durante la raccolta delle macerie”.

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