Convegno del Popolo della Famiglia sulla legge sul fine Vita

ASCOLI PICENO – “Il via libera al Dat nella legge sul Fine Vita apre la strada all’introduzione in Italia dell’eutanasia. Questa è una risposta sbagliata ad un problema concreto, quello del dolore nei malati terminali. L’eutanasia è sbagliata da un punto di vista umano e morale, oltre che giuridico , e le alternative ad essa sono diverse e tutte più civili e rispettose della dignità della persona.”

Così la dott.ssa Maria Antonietta Carosi, esponente del movimento del “Popolo della Famiglia” nel corso di un convegno che si è svolto alla libreria Rinascita di Ascoli, con la partecipazione di Andrea Quaglietti, candidato alle elezioni nel collegio uninominale piceno per lo stesso Pdf. “L’eutanasia – ha detto la Carosi – è concessa nel mondo solo in 10 Paesi su 207, e tra questi 3 europei: Olanda , Belgio e Svizzera . Ad essa sono contrarie tutte le principali associazioni mediche, perché  la pratica stessa lede i fondamenti della medicina e il diritto alla cura di ogni malato. Eppoi può mettere a rischio anche la coesione sociale, perché se si insinua la possibilità di eliminare con farmaci o altri metodi rapidi gli scarti della società, anche per motivi di costi elevati, si cambiano i costumi e si corrompe e disgrega la stessa società. La salute è un bene pubblico e la nostra Costituzione afferma che lo Stato è obbligato a proteggere la vita di una persona, non a distruggerla. Come si può pensare ad un diritto a suicidarsi ? Questo non è un diritto nelle legislazioni moderne, e lo Stato non può dire quale sia una vita degna di essere vissuta e quale no.” Secondo la Carosi, occorre rispondere al problema con metodi diversi ed efficaci, a cominciare dall’investire per davvero risorse nella ricerca scientifica e medica per trovare soluzioni a questi drammi umani.

“Eppoi non accanirsi ma fornire cure palliative e soprattutto assistenza morale ed affettiva ai malati, per lenire la loro sofferenza. I casi DjFabo sono più unici che rari in Italia: i dati dicono che la grande maggioranza dei malati non da il consenso per staccare la spina, e anche quelli pochissimi che lo fanno poi ci ripensano all’ultimo momento.”Andrea Quaglietti, nello stesso incontro, ha fatto appello a tutte le associazioni di volontariato e che si occupano di sostegno ai malati, agli anziani e alle persone più deboli ad opporsi alle ideologie negative introdotte dalle ultime leggi in Italia e a scegliere la filosofia della vita e della dignità umana. Un appello rivolto in particolare al mondo cattolico e a quelli che si ispirano alla dottrina sociale della Chiesa.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

San Filippo Neri, un quartiere dai mille volti e problemi

Articolo Successivo

Macerie del sisma, a Monteprandone chiamano "Striscia la Notizia"