Coronavirus, l’Unione Inquilini chiede la sospensione degli sfratti

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’emergenza coronavirus si combatte anche in ambito sociale. L’Unione Inquilini di San Benedetto del Tronto chiede alle autorità di sospendere sfratti e sgomberi.

La sospensione. A chiedere l’intervento è Daniele Primavera, coordinatore comunale dell’Unione Inquilini. «Alla luce dell’ultimo Dpcm del 9 marzo 2020 adottato per contenere il contagio da covid-19 chiediamo la sospensione degli sfratti da ogni categoria di alloggio e degli sgomberi di abitazioni pignorate per salvaguardare la salute dei cittadini coinvolti nelle procedure. Riteniamo inoltre vada esercitato particolare riguardo verso soggetti fragili come minori, anziani e persone disabili che metterebbero a serio rischio la propria incolumità e quella degli altri».

Il precedente di Milano. «Chiediamo inoltre che il prefetto, i sindaci, gli assessori ai servizi sociali della Provincia di Ascoli agiscano in pieno coordinamento, così come già avvenuto in altre città come Milano, dove ogni iniziativa esecutiva è stata sospesa per mettere in sicurezza gli inquilini e utilizzare in maniera scrupolosa la forza pubblica per le attività connesse all’attuazione delle misure governative stabilite per affrontare il Covid-19».

La prevenzione da ulteriori rischi. «Estendere la sospensione all’intero territorio nazionale, oggi “zona rossa”, è necessità improrogabile. Le misure urgenti predisposte per contenere l’estensione del contagio, come ad esempio la limitazione di ogni spostamento dalla propria abitazione, rischierebbero di essere inefficaci se intere famiglie, in questi giorni cruciali, dovessero finire per strada esponendo sé stesse e gli altri a rischio contagio, obbligando tra l’altro gli inquilini a una serie di attività connesse con la ricerca dell’alloggio che vanificherebbero le finalità del decreto nazionale».

L’appello. «Se il governo, al momento, non dovesse prevedere questa misura, ci auguriamo che almeno le istituzioni locali, ciascuna nelle proprie competenze, dimostrino buon senso e responsabilità sociale, seguendo l’esempio del Prefetto di Milano, riducendo al minimo i rischi per i nostri cittadini e garantendo loro sicurezza psicofisica necessaria per affrontare e superare questa fase delicatissima che vive l’intero Paese».

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