Coronavirus, Messe sospese fino al 3 aprile

ASCOLI – “Avremmo volentieri proseguito su questo cammino, ma la nuova ordinanza del Governo prescrive che su tutto il territorio nazionale sino al 3 aprile “sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri”: una disposizione che, interpretata in modo estremamente riduttivo, giunge come un masso a chiudere le porte delle chiese e a metterci tutti in una specie di “quarantena”. Penso e condivido il disagio di chi vede profilarsi la possibilità di restare senza messa”. Lo dice il Vescovo di Ascoli Giovanni D’Ercole.

Vengono sospese, come richiesto, le celebrazioni religiose, ivi comprese quelle funebri che prevedono la partecipazione della gente; non sono però sospese le messe che i sacerdoti continueranno a celebrare alle stesse ore, nei giorni feriali e le domeniche anche se senza la gente, e se possono collegandosi con la gente via radio o Facebook.

Eccetto che per le celebrazioni eucaristiche, si mantengano le chiese sempre aperte per distribuire la comunione, per la preghiera personale, e l’adorazione individuale del SS.mo Sacramento , ricordando a tutti di attenersi alle norme di distanza ed attenzione già indicate, per non mettere a rischio la propria e l’altrui salute. I funerali, occasione più facile per il contagio, dovranno essere celebrati senza Messa direttamente al cimitero, alla presenza dei soli familiari. Sarebbe però un gesto di solidarietà cristiana che i sacerdoti celebrassero, informando i parenti, una messa in suffragio per il defunto/a, come previsto dal messale romano sempre senza partecipazione del popolo.

Ogni giorno, come già indicato in precedenza, prima di chiudere le porte della chiesa, il sacerdote, mentre suonano le campane, esca con il Santissimo Sacramento per benedire la comunità idealmente unita in preghiera.

Sono rinviate le visite pasquali alle famiglie, mentre per le altre attività pastorali siamo alla ricerca di modalità diverse, che, nel rispetto delle ordinanze, non blocchino la vita della parrocchia. In particolare per la catechesi, renderemo note appena possibili alcune indicazioni che accompagnino i catechisti e quanti seguono il percorso di formazione cristiana usando i media e i social-network.

“Invito le famiglie a cogliere questo tempo di “sofferenza” come momento opportuno per riscoprire la preghiera in casa meditando sulla Parola di Dio del giorno e recitando il Rosario; i sacerdoti mantengano contatto con loro mediante i social per fornire spunti di commento alla Parola di Dio e di suggerimento per la preghiera manifestando loro concreta vicinanza spirituale in questo tempo difficile” dice D’Ercole.

“Si prosegua intanto la novena alla Madonna delle Grazie e a sant’Emidio, fiduciosi nell’aiuto dei nostri Santi Protettori, come pure, in questo mese di marzo, s’invochi particolarmente la protezione di san Giuseppe. Quanto a me, continuo a stare vicino a ciascuno di voi con affetto, condividendo preoccupazioni e speranze. Ogni giorno, per dimostrare all’intera Diocesi la mia vicinanza, celebrerò nella cappella dell’episcopio la santa messa che sarà trasmessa dal lunedì al sabato alle ore 18.00 e la domenica alle ore 11.00 sul canale 111 del Digitale Terrestre (TVRS); in diretta streaming e diretta radiofonica da Radio Ascoli; in diretta streaming sulle pagine Facebook di Radio Ascoli e della Diocesi di Ascoli”.

“Questo tempo sarà una chiara linea di demarcazione tra un prima e un dopo… Dio, sapiente e provvidente, in questa tempesta, nella quale,- speriamo solo per poco tempo si torna ad essere in un certo modo chiesa delle catacombe -, ci guida verso un altro approdo dove vuole condurre il suo Popolo perché sia più fedele, più vero, più Chiesa…Mi permetto di indicare a voi, cari miei fratelli, di riscoprire la Messa quotidiana non come una “prestazione d’opera”, ma come il “vero alimento della nostra vita” dice D’Ercole

“Saremo obbligati, nostro malgrado, a celebrare “da soli” per molti giorni: cogliamo l’opportunità di far diventare questo disagio una vera scuola spirituale, atta a farci penetrare nel cuore del mistero eucaristico. Lasciamoci guidare dallo Spirito di Dio, e viviamo ogni giorno abbandonati con fiducia alla Provvidenza divina, scrutandone i segni misteriosi di misericordia e di salvezza.”

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