Coronavirus, sospese tutte le celebrazioni religiose fino al 4 marzo. Le chiese restano aperte

I Vescovi delle Marche facendo seguito all’ordinanza Presidente della Regione Marche, circa le misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019, adottano alcune disposizioni per le chiese.

Le chiese rimangono aperte al culto e alla preghiera individuale.

Sono sospese le celebrazioni eucaristiche feriali e festive fino al 4 marzo.Per i funerali, si suggerisce di limitarsi al rito delle esequie nella forma breve e con i parenti stretti. Nelle S. Messe anche private si ometta il segno di pace e si riceva la S. Comunione sulla mano, e non in bocca

Tolta  l’acqua benedetta dalle acquasantiere e benedizioni Pasquali sono sospese fino al 4 Marzo 2020.

Per questa settimana sono sospesi gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche e ogni genere di aggregazione.

I servizi della Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali che prevedono contatto con il pubblico sono sospesi.

“Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune. Sperimentiamo tutti la nostra debolezza e fragilità. Servono risposte serie e unitarie, per trovare le soluzioni più efficaci per tutti, con la massima attenzione ma senza allarmismi. Molte nostre riunioni non si potranno svolgere. Questo ci aiuterà a comprenderne il valore con maggiore profondità e ad avere più tempo per la riflessione e la preghiera personale. Sentiamo la vicinanza premurosa di Gesù, medico buono degli uomini, del quale sperimentiamo la solidarietà e la protezione. In questo periodo non potremo riunirci fisicamente per le celebrazioni nei nostri luoghi abituali. Cerchiamo di vivere questo tempo forte di Quaresima in unità di cuori e di preghiera, ricordando soprattutto i malati, quanti sono colpiti dal Coronavirus e quanti in modi diversi si adoperano per limitarne le conseguenze, in particolare il personale sanitario e di ricerca scientifica. Affidiamo tutti alla materna intercessione della Madonna di Loreto patrona delle Marche e invitiamo a pregarla in famiglia con il Santo Rosario” dicono i Vescovi delle Marche.

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