Covid, sagre annullate e gli effetti sul territorio, Sagripanti (Unpli): «Cancellati oltre 90 eventi»


COMUNANZA – Provare a raccontare il Covid e tutti i suoi aspetti (o conseguenze) è sfida assai ardua. L’unica modalità che può permetterci di tratteggiarla è quella di affrontare una singola tematica, narrandola attraverso le parole di chi la vive in “prima linea”. Questa intervista, programmata e voluta da tempo, tenta di descrivere un fenomeno che, da sempre, ha rappresentato il manifesto più caratteristico e folkloristico della nostra terra: le sagre. Vissute come il trionfo delle tradizioni, sono sempre state un patrimonio, anche economico, senza alcun tipo di iprocrisia, per molte delle Pro Loco, quindi delle comunità, organizzatrici. Memori di questo profondo valore, abbiamo contattato Quinto Sagripanti, presidente dell’Unpli Ascoli-Fermo.

«Noi dell’Unpli Ascoli-Fermo – afferma Sagripanti – abbiamo fatto compilare, sotto impulso dell’attuale Presidente dell’Unpli Marche, Marco Silla, alle Pro Loco associate un questionario per capire l’entità dei mancati introiti delle manifestazioni annullate da marzo in poi.  Purtroppo i dati sono sconcertanti. E’ ovvio che l’annullamento della (quasi) totalità delle manifestazioni ha creato un danno economico, non solo alle stesse Associazioni.

Fino a settembre sono state oltre 90 le manifestazioni annullate. Questo ha comportato oltre 300.000 euro di mancati incassi delle Pro Loco. Questi soldi sarebbero, poi, stati reinvestiti nel territorio, migliorando le proprie attività, facendole crescere e conoscere ad un numero sempre più maggiore di visitatori. Ammontano ad oltre 430.000 euro gli mancati acquisti dai fornitori, ovvero beni quali materie prime, bicchieri e posate, noleggio attrezzature, spettacoli (ecc. ecc.).

Il mese con i dati più alti – riprende il presidente – è Agosto. Noi dell’Unpli siamo sempre vicini alle Pro Loco, soprattutto in questo momento difficile per le mancate attività. Cerchiamo di dare loro tutte le notizie utili per attingere ai contributi concessi dallo Stato e dalle Regioni. Siamo certi che tra qualche mese, quando questo difficile momento (speriamo) sarà finito, le nostre Pro Loco, abituate ormai a vivere situazioni critiche, come lo è stato il sisma del 2016, saranno pronte alla ripartenza, con nuovi stimoli e nuove idee per continuare a tenere vivi i nostri territori e le nostre eccellenze».

 

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