Crateri e discariche in contrada San Giovanni. “Isolati dal mondo”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “La strada è un colabrodo, l’illuminazione pubblica inesistente e quel poco d’asfalto che c’è sta su mezza corsia. Qui vengono a gettare di tutto, è diventata una discarica a cielo aperto”. I coniugi Simone Ciotti e Morena Mandolese vivono nell’unica casa di contrada San Giovanni, con due bambini di nove mesi e cinque anni, insieme ai nonni di 82 e 83 anni. “In una situazione da terzo mondo si aggiunge la mancanza della rete del gas metano: ci scaldiamo e cuciniamo con la bombola del gas. Ma le tasse le paghiamo”, lamenta la signora Morena.

La donna riferisce di avere parlato con il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Andrea Assenti il quale ha assicurato che nel mutuo da 600mila euro, che il Comune accenderà per la manutenzione stradale, ci sono i fondi per asfaltare la via.
“In Comune ci sono andata in passato, ma negli uffici – rimarca la signora – mi hanno detto che con la spesa per sistemare la strada, in cui c’è una casa sola, ci accontentano dieci famiglie”.
Contrada San Giovanni si trova all’estremo sud di Porto d’Ascoli. E’ la prosecuzione di via delle Macchie, tanto per capirci: la strada del Bazar dell’Assassino, tra il fiume Tronto e la superstrada Ascoli-Mare. Da lì si prosegue verso il Mercatone.

“Per uscire con i bambini in macchina è sempre un’impresa – denuncia la donna – tra buche profonde più di 10 centimetri. D’inverno si procede sobbalzando al rallentatore tra le pozzanghere piene d’acqua e fango, d’estate bisogna barricarsi dentro l’abitacolo per non essere soffocati dalla polvere. Di marciapiedi neppure a parlarne. Non voglio pensare alla necessità di un’autoambulanza per i nostri anziani, visto che si cammina come sulle montagne russe. Poi succede che arrivano in ospedale peggio di come stavano prima. Siamo isolati dal mondo”.

Gli incivili approfittano dell’oscurità  per scaricare divani vecchi, barattoli di vernice e persino un lavandino. “E pensare che hanno affisso ad un palo – lo sfogo finale della signora Mandolese – un cartello dove c’è scritto che è vietato gettare i rifiuti e che la zona è videosorvegliata. Io mi chiedo come possa essere videsorvegliata una zona dove non c’è l’energia elettrica. Insomma, oltre al danno la beffa”.

 

 

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