Crisi da covid, Piunti: «Allo studio sgravi fiscali per imprese e cittadini»

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Crisi da covid, il sindaco Piunti annuncia l’arrivo di misure economiche a favore di famiglie ed imprese in difficoltà a causa del covid.

L’idea di destinare risorse ai sambenedettesi è stata confermata nel corso della riunione di maggioranza tenutasi questa mattina in videoconferenza. «Abbiamo deciso di creare un gruppo di lavoro – spiega Piunti – che sarà operativo già a partire da lunedì 23 novembre. A questo gruppo parteciperanno gli assessori e i dirigenti al bilancio, al sociale e alle attività produttive. Premettiamo che di nostra sponte abbiamo già applicato una riduzione alla Tari per le utenze non domestiche del valore complessivo pari a 450mila euro: le polemiche in tal senso sono del tutto pretestuose. Ma noi vogliamo fare di più e meglio: stiamo valutando di prevedere ulteriori sgravi fiscali, che potrebbero riguardare la Tari e l’Imu, a favore delle imprese e delle famiglie della nostra città. Chiaramente dovremo prima identificare i futuri beneficiari, facendo una necessaria differenza fra chi è stato costretto a chiudere per il covid e chi invece ha chiuso per propria spontanea volontà. Per quel che riguarda le persone fisiche, prima di intervenire individueremo una soglia di reddito massimo e altri criteri dirimenti».

L’iniziativa potrebbe concretizzarsi anche in forme diverse dallo sgravio fiscale. «Abbiamo anche pensato alla creazione di un tesoretto – continua il primo cittadino – un fondo di riserva per le emergenze: questo accantonamento è stato fortemente richiesto dall’assessore al sociale Emanuela Carboni».

Piunti, inoltre, si rivolge ai cittadini per sostenere l’economia locale. «Per il periodo natalizio – conclude il sindaco – ci stiamo attivando affinchè la città non sia un luogo poco accogliente. Anzi, vogliamo ricreare un ambiente di protezione che faccia sentire il cittadino tutelato. Faccio un appello ai cittadini di favorire quelle piccole o medie imprese che stanno soffrendo per la pandemia: dobbiamo dimostrare di essere una comunità così come abbiamo fatto nella prima fase».

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