Crisi ed economia, 7 milioni di euro per le imprese del Piceno

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Sono più di sette milioni gli euro a disposizione del Piceno per sostenere la necessaria spinta propositiva e imprenditoriale che permetta al territorio di agganciare in autunno l’ultimo treno dell’anno per la ripresa economica. Cna di Ascoli e Fidimpresa Marche sono già impegnate, alla soglia della pausa estiva, per l’azione di indirizzo e consulenza indispensabile per le imprese.

“Non sono finanziamenti a pioggia che non esistono più e che in questo contesto economico non hanno più nemmeno ragione di esistere – è il commento di Massimo Capriotti, direttore provinciale di Fidimpresa Marche – ma opportunità mirate, legate a un preciso progetto imprenditoriale, sia che riguardi le start up che l’innovazione di processo e di prodotto. Finanziamenti di vitale importanza che però le imprese devono prendere in considerazione in base alle loro esigenze, alle loro potenzialità e alle loro aspettative. Il ruolo guida di un confidi come Fidimpresa e di un’associazione come Cna, in questo contesto sono di fondamentale importanza anche in considerazione del fatto che al momento le condizioni fiscali e i tassi rappresentano indubbiamente un’opportunità in più”.

IL SOSTEGNO AL CREDITO – “Le opportunità di sostegno al credito – aggiunge Francesco Balloni, direttore provinciale della Cna Picena – sono variegate e abbracciano molte categorie. Il nostro impegno sarà individuare per ogni impresa associata il profilo migliore”. Digitalizzazione, innovazione di processo e di sistema, start up, imprese femminili e di giovani. Queste le categorie principalmente interessate ai finanziamenti e per le quali Cna e Fidimpresa Ascoli – con il lavoro di analisi di Vincenzo Brutti, consulente di Fidimpresa Marche – stanno approntando profili operativi in grado di indicare situazioni agganciabili già a partire dal prossimo settembre.

DI COSA SI TRATTA – In ballo ci sono incentivi alle Pmi per nuovi investimenti nei processi produttivi. Obiettivo: incentivare le imprese che realizzano investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali. Entità dell’aiuto: concessione di un contributo che copra parte degli interessi a carico delle imprese sui finanziamenti bancari. Per l’artigianato artistico saranno stanziati quattrocentomila euro, complessivi, di contributi in conto capitale, per le spese di acquisto di nuovi macchinari e per la registrazione di brevetti. La spesa minima ammissibile è di 3mila Euro per le singole imprese e di 10mila euro per le Ati. Per le nuove imprese iscritte a partire da gennaio 2016 sono ammissibili e finanziabili spese sostenute per l’avvio delle imprese, la promozione aziendale, il posizionamento nei portali nazionali e internazionali di marketing. Previsti tesoretto anche per la digitalizzazione delle imprese artigianali singole o associate, mentre quasi 6 milioni di euro saranno indirizzati verso quelle imprese che investono per la riqualificazione delle aziende e l’occupazione.

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