“Da chi prende ordini sulla sanità il sindaco Piunti?”, la stoccata di Celani (FI)

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Strascichi del Consiglio comunale sul bilancio di previsione. Il vice presidente del Consiglio della Regione Marche Piero Celani (FI) contesta il sindaco Pasqualino Piunti (FI). “A proposito di “mutui pensieri” e “ordini mai dati”. In una recente esternazione, il sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti, si è risentito nei confronti del capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale (Valerio Pignotti), perché ha osato ledere la sua autonomia, dandogli suggerimenti a proposito della realizzazione o meno dell’ospedale unico, ma cosa ancor più grave, perché il consigliere Pignotti, segue “le linee mutuate da un consigliere regionale di Ascoli”.
Sbotta Celani: “Premesso che non sono un consigliere regionale di Ascoli, ma “il consigliere regionale del Piceno” e quindi anche di San Benedetto, e che sarà Pignotti a chiarire al suo sindaco che lui ragiona con la propria testa, e non necessita quindi di alcun suggerimento mutuato, devo tuttavia riscontrare nelle dichiarazioni di Piunti qualcosa di sbalorditivo. Traduco: il sindaco di San Benedetto si è accorto, dopo quasi due anni e mezzo dalle elezioni regionali, che nel Piceno esiste ed opera un consigliere regionale, addirittura del suo stesso partito. Fantastico”.
“Un dubbio però mi resta, e questa volta lo voglio esternare tutto: nel maggio del 2015, all’epoca delle elezioni regionali, o Pasqualino Piunti stava all’estero, e tornando a San Benedetto non si è accorto di nulla, oppure, pur essendo in Riviera si è talmente disinteressato, insieme a tanti altri amici sambenedettesi e ascolani alle elezioni regionali, al punto di non accorgersi che ero stato eletto con 4.224 preferenze, senza alcun supporto del mio partito e degli amici che avevano appena concluso con me l’esperienza politica in provincia. A questo punto, delle due l’una. Lascio scegliere agli amici. Tuttavia, se il sindaco intende recuperare il tempo perso, a meno che non stia ancora all’estero, o sia impegnato, con qualche suo collega, in viaggi verso Arcore per caldeggiare qualche incarico dopo il 4 marzo, può venire a trovarmi in Regione così potrà rendersi conto di quanto ho fatto fino adesso per il Piceno”.
L’affondo di Celani: “E se proprio non ha tempo, incarichi qualche suo collaboratore, li lasci liberi di parlare con il sottoscritto, tanto essendo suoi fedelissimi, non c’è rischio che possano mutuare il mio pensiero. Sull’ospedale unico, ci tornerò prossimamente, intanto però caro sindaco, puoi ricordarmi quando avrei “tentato” di darti ordini? Non è che per caso sbagli persona”.

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