Da Maradona alla Samb, Pasculli si presenta: «Faremo grandi cose»

Pasculli

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Pedro Pablo Pasculli è ufficialmente da qualche ora il nuovo consulente dell’area tecnica della Sambenedettese. La sua storia calcistica parla da sola: indimenticabile il gol agli ottavi di finale del Mondiale del 1986 in Messico contro l’Uruguay, che ha dato il lasciapassare all’Argentina per diventare poi campione del mondo:

«Toccare il cielo con un dito, questa è stata la sensazione quando abbiamo vinto quel mondiale: eravamo una squadra, un gruppo unito – ha dichiarato Pasculli all’ufficio stampa rossoblù -. Certo avevamo il giocatore più forte al mondo in quella nazionale, ma per noi Diego Maradona è stato sempre e solo uno di noi. Un punto di riferimento che ti infondeva fiducia mentre giocavi, ma il calcio è un gioco di squadra e tutti abbiamo bisogno di tutti».

«Credo che tutti in un club possano concorrere a migliorare la vita della società. E anche nella Sambenedettese il lavoro di squadra sarà molto importante: io ringrazio il presidente Serafino perché mi ha voluto ancora una volta vicino a lui con l’incarico di consulente dell’area tecnica. Si fida molto di me come persona e professionista e sono felice di poter mettere a servizio la mia esperienza – continua Pasculli -. Lui ha vissuto in Argentina e ha conosciuto tantissimi professionisti del calcio: gli parlarono molto bene di me Sergio e Fernando Batista (ex CT della selecion Argentina uno e l’altro l’attuale CT della Under 21 Argentina) che sono anche suoi amici. Quando ha preso il Bangor gli hanno suggerito il mio nome: ci siamo sentiti per telefono, ci siamo dati appuntamento per un pranzo ed è stato un “colpo di fulmine” se così lo possiamo chiamare. Il presidente è una persona molto intelligente ed empatica con la voglia di fare bene e ci siamo subito trovati: poi a Bangor dai fondi della classifica siamo riusciti ad arrivare al secondo posto e ci ha potuto fermare solo il Covid, perché altrimenti chissà cosa avremmo potuto combinare. Ha apprezzato il mio lavoro e mi ha voluto di nuovo vicino a lui in un nuovo ruolo, molto avvincente.

Mi piace scovare talenti e guardare i giovani crescere: sarà un ruolo che prenderà la Sambenedettese a 360°, guarderò anche i giovani che devono essere il serbatoio per le squadre di calcio. Non possiamo pensare di fare calcio senza far crescere i talenti in casa. Ci vogliono progetti e Domenico sta programmando la sua Samb con la giusta visione: non fa proclami, è sempre misurato e vuole puntare sui giovani. Mi dice sempre che è innamorato della Samb e di questi tifosi e so che farà il meglio per questa piazza».

«Personalmente non conoscevo Montero – conclude Pasculli -, ma ovviamente come calciatore prima e come allenatore poi ho avuto modo di seguirlo: ho visto spesso anche quest’anno il campionato di Lega Pro, apprezzando come imposta la squadra e la fa giocare: mi piace molto e so che con luie il direttore Fusco faremo un ottimo lavoro. Credo che il presidente farà di tutto, come ha già detto diverse volte, per costruire una squadra che migliori quanto fatto lo scorso anno e sono certo che con la fiducia di tutti e della piazza che ha una tifoseria eccezionale faremo qualcosa di importante».

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