Da un incontro casuale nasce un documentario su “Futura”, l’aquila reale nei Sibillini


VISSO (MC) – Un incontro casuale nel territorio del “Parco Nazionale dei Monti Sibillini” ad inizio anno, una danza nel cielo che lascia presagire l’inizio di un corteggiamento, due aquile che colpiscono tre amici e scelgono di seguirle. Le vedono nidificare, poi arriva il lock down. Appena le “maglie” normative si fanno più ampie, tornano. Vedono “Futura”, l’aquilotto nato dall’accoppiamento dei due rapaci visti ad inizio anno. Il risultato è un breve documentario, un filmato che condensa oltre tre mesi di avvistamenti. Abbiamo intervistato Stefano Ciocchetti, uno dei tre ragazzi che ha seguito passo passo Futura, nonchè uno dei fondatori di “L’occhio nascosto dei Sibillini”, la realtà che ha filmato il tutto. In ultimo riportiamo anche il commento del “Parco” attraverso il biologo Alessandro Rossetti.

«”L’occhio nascosto dei Sibillini” nasce – dice Stefano Ciocchetti – sette anni fa, da quattro amici che avevano la passione dell’aria aperta e della fotografia. Abbiamo iniziato con delle foto-trappole, uno dei pochi strumenti che può permetterci di vedere degli animali nel loro habitat senza disturbarli. Abbiamo iniziato a mettere in rete, quasi per gioco, i video prodotti ed abbiamo visto che avevamo sequela… Ma veniamo a “Futura”. Eravamo in cammino lungo l’Appennino ed abbiamo visto per caso queste due aquile volteggiare sopra le nostre teste. Abbiamo capito immediatamente che erano in amore e le abbiamo seguite. Le abbiamo viste nidificare in un posto impervio. Poi, ahimè, è arrivata la serrata nazionale. Abbiamo dovuto mollare l’osservazione. Appena è stato possibile tornare, lo abbiamo fatto. Tornati sul luogo, abbiamo visto l’aquilotto. Da due punti, gli unici possibili, d’osservazione abbiamo seguito “Futura” fino al suo primo volo. Emozioni e sensazioni? E’ una di quelle esperienze che ti restano per sempre. Davvero emozionante. Le abbiamo viste cacciare, nutrire l’aquilotto… Parliamo del predatore in cima alla catena alimentare, la regina indiscussa delle nostre terre. Ciò che vorrei rimarcare è che tutte le riprese fatte sono state svolte nel pieno rispetto dell’animale. Noi siamo dei patiti dell’aria aperta e di tutti i suoi abitanti, non avremmo mai potuto avere un approccio invadente».

Il commento del Parco

Secondo le indagini più recenti il numero di aquile presenti nel Parco si aggira intorno alle 6/7 coppie nidificanti. «È un numero significativo per l’Appennino – sottolinea il biologo del Parco, Alessandro Rossetti – ed è indice del ruolo positivo dell’area protetta sulla tutela della natura: infatti dall’istituzione dell’ente Parco le coppie di aquila sono raddoppiate. Una situazione quindi favorevole alla sopravvivenza di questa specie che, pur non essendo a rischio di estinzione, oggi in Italia è comunque un animale che trova difficoltà a mantenersi nei contesti ambientali a causa della presenza umana che talvolta sfocia in comportamenti fuori legge con uccisioni con armi da fuoco e veleno. Queste immagini documentano una coppia ed il loro piccolo che viene nutrito e cresciuto fino all’approccio al volo. Un lavoro prezioso che conferma l’elevato valore della biodiversità del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, da custodire e preservare con cura».

 

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