De Vecchis: "La Tari aumenta, colpa dell'ATA"

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Martedì scorso l’Assemblea Territoriale d’Ambito (ATA) avrebbe dovuto votare il documento preliminare per il Piano D’Ambito sulla gestione provinciale dei rifiuti e invece nulla di fatto: le città di Ascoli e San Benedetto si sono astenute provocando di conseguenza il mancato raggiungimento del quorum.

Il consigliere Giorgio De Vecchis tuona: “La nostra città va sempre dietro alle scelte di Ascoli. Peraltro l’impianto di trattamento dell’umido e l’impianto di riciclaggio  dovevano essere realizzati ormai da anni, mentre è tutto fermo da quando si è intromessa l’Ata”.

Il capogruppo di Ripartiamo da Zero ricorda che nel 2009 si tenne una gara per scegliere il nuovo socio privato di PicenAmbiente, “una gara a doppio oggetto in quanto teneva conto anche del piano industriale di investimenti  per la gestione dell’umido e per la separazione dei materiali, impianti che alla data odierna sarebbero già operativi se non si fosse messa in mezzo l’Ata”.

Secondo De Vecchis è necessaria una deroga immediata che permetta la realizzazione tempestiva di questi due impianti al fine di avere una efficiente gestione dei rifiuti: “Normale che la Tari aumenti, dato che sprechiamo soldi per spedire quotidianamente l’umido in Emilia Romagna. Inoltre l’impianto di Pagliare è obsoleto e fa un riciclaggio fittizio separando solo la plastica dall’alluminio senza dividere le varie tipologie. Finché non saremo autosufficienti nella gestione dei rifiuti non potremo trarre grandi benefici economici dalla differenziata”.

 

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