D’Erasmo al termine del mandato: “Abbiamo salvato l’Ente dal disastro”

ASCOLI PICENO – Arrivato al termine del suo mandato come presidente della Provincia, Paolo D’Erasmo parla del lavoro fatto in questi quattro anni.

“Siamo riusciti ad avere una straordinaria solidarietà istituzionale. Nel 2014 c’era un ente in dissesto e con grande spirito di servizio abbiamo avviato il percorso insieme alla Regione. Da soli non saremmo riusciti a salvare l’Ente. E’ stata una sfida difficile con la convinzione di aver lavorato nel giusto modo. Dall’originario pre dissesto sono usciti fuori altri 19 milioni di extra deficit. Adesso il deficit è sceso sotto i 17 milioni e ogni anno abbiamo chiuso in avanzo di amministrazione, prodotto con una gestione oculata” dice D’Erasmo” In modo testardo e convinto abbiamo iniziato le vulnerabilità sismica che è stata una priorità dell’Ente, perché 11 mila studenti devono essere tutelati. Ricordiamo anche che abbiamo ottenuto i certificati di prevenzione incendi nelle scuole. Dovevamo riportare la nave in porto perché il fallimento della Provincia sarebbe stato catastrofico come successo in alcune zone d’Italia” ricorda il quasi ex presidente.

Altro argomento riguarda la raccolta differenziata “Fino al 2014 c’era poca cultura sul tema e si poteva avviare un percorso diverso. Nel 2014 c’erano 50mila tonnellate di rifiuti, oggi 35mila con il 66% rispetto al 55% di media con sfide importanti davanti” dice D’Erasmo, “Nel 2019 il trend ci porterà al 70%. Chi verrà dopo troverà una situazione migliore e svincolare risorse per potenziare alcuni servizi oggi sguarniti”. D’Erasmo annuncia anche che lunedì inizieranno i lavori del ponte di Rubbianello.

La vicepresidente della Regione Anna Casini aggiunge che “Nessuno voleva prendersi questa responsabilità ma D’Erasmo lo ha fatto in maniera encomiabile ma il risultato è arrivato perché eravamo molto uniti. Eravamo a rischio chiusura e il lavoro fatto non è affatto scontato. Ci vuole passione e competenza anche per rimanere in un posto scomodo e non retribuito”

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