D’Erasmo:“ Serve una forte promozione turistica per il 2021, a favore dei diversi territori”

“Lavoriamo sempre con costanza, forza e determinazione per non dare mai per scontato il settore turistico. C’è ancora tanto da programmare e da fare, infatti, soprattutto a favore dello splendido territorio piceno.  Il primo intervento concreto che la Regione dovrà fare in ambito di turismo, e su cui mi impegno personalmente, è una legge di riordino del tema del turismo che dia all’ambito provinciale la gestione della programmazione pubblico–privato con un focus sull’accoglienza. I comuni, con le associazioni e gli operatori turistici, infatti, devono essere messi nelle condizioni di lavorare insieme sull’accoglienza in modo strutturato e sinergico. Oggi questo non esiste più in ambito provinciale. Dobbiamo quindi essere proattivi con una legge specifica che consenta alle istituzioni dell’ambito provinciale di lavorare insieme sull’accoglienza turistica – come succede già su temi come acqua, depurazione, rifiuti – e impegnarsi in modo condiviso dall’inizio e con lo stesso obiettivo”,

È  questa la proposta di Paolo D’Erasmo, candidato con il Partito Democratico alle prossime Elezioni per il rinnovo del Consiglio Regionale, per il collegio della Provincia di Ascoli Piceno.

“Fondamentale, inoltre, puntare già fin d’ora a una promozione forte per il prossimo anno, impegnandoci già dall’autunno con attività straordinarie a favore del territorio e delle opportunità turistiche, puntando sulla diversificazione dell’offerta: dalle reti museali al turismo out door, dal mare ai parchi, dall’enogastronomia dell’eccellenza alla filiera agricola a quella della pesca. Bisogna lavorare per tutti i sistemi, tutti insieme, e non più a compartimenti stagni”, continua il candidato D’Erasmo.

“Un progetto nel quale credo molto e sul quale penso vada fatta un’importante azione è lo sviluppo del turismo scolastico. Nelle Marche non esiste una promozione su base nazionale per attrarre un turismo come quello scolastico che valorizzi il territorio, facendolo conoscere attraverso gli occhi di bambini e ragazzi e portando flussi turistici anche in periodi dell’anno meno battuti, come la primavera o l’autunno. Ma non solo: la scuola, gli operatori turistici e i comuni dovrebbero essere messi nelle condizioni di lavorare e investire, in sinergia con la Regione, anche per la formazione di un sistema di giovani guide turistiche marchigiane. In questo modo, con una progettualità di breve, medio e lungo termine, tanti giovani marchigiani potranno imparare e responsabilizzarsi all’attenzione e alla scoperta del proprio territorio, oltre a diventare i primi ambasciatori dei propri luoghi d’origine”, conclude Paolo D’Erasmo.

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