Disoccupati Piceni, incontro a Centobuchi: “Spiegheremo le proposte anticrisi”

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ASCOLI PICENO – Il gruppo dei Disoccupati Piceni si riunirà lunedì 8 gennaio dalle ore 15.00, nella sala del Centro Pacetti, in Via S. Giacomo 107 a Centobuchi di Monteprandone. “Nell’occasione, si terrà un incontro con la Cittadinanza, per spiegare le nostre proposte anticrisi, già condivise e sottoscritte dalla maggioranza dei Sindaci del Piceno. Proposte anticrisi da portare in Commissione lavoro della Regione Marche. Noi come cittadini e disoccupati ci sentiamo abbandonati, riportiamo le parole di Domenico: l’aerea di crisi complessa è stata approvata, ma noi che non abbiamo più un lavoro e un reddito, come dobbiamo fare per arrivare a fine del mese? La Regione si dovrebbe occupare in maniera più concreta e decisa della crisi economica nel Piceno. Ci sono più di ventimila disoccupati, perché non si fa un Consiglio Regionale straordinario per il Piceno. Sono le parole amare di chi ha perso il lavoro, e non vede un futuro. Parole di chi sta perdendo la fiducia, perché non vede un progetto di sviluppo per il territorio. Giovanna incontrata questi giorni ci dice: qui nella vallata molti paesi si stanno spopolando.

La colpa è in parte causata dal terremoto e per la crisi iniziata da parecchi anni. I giovani non riescono a trovare un lavoro stabile, un’occupazione che garantisca la possibilità di crearsi una famiglia. In passato, c’era il contratto di formazione, entravi in azienda e dopo 12 mesi firmavi il contratto a tempo indeterminato. Con il contratto a tempo indeterminato potevi aprire un mutuo, potevi comprarti la casa e costruirti un futuro. Oggi con i contratti a chiamata del job act è impossibile. Solo i dipendenti pubblici hanno la sicurezza del lavoro stabile. Tra le nostre proposte anticrisi, chiediamo per il Piceno, la provincia con il più alto tasso di disoccupazione delle Marche, l’erogazione di un reddito di sopravvivenza per il periodo di disoccupazione. Per equilibrare la cosiddetta precarietà lavorativa alla stabilità, occorre un reddito che deve garantire un salario per vivere con dignità e i contributi previdenziali per raggiungere la pensione. Il valore del reddito, oggi dovrebbe essere, di circa 900 euro mensili (soglia di povertà stabilita annualmente dall’Istat), e dovrebbe essere erogato a tutti i cittadini disoccupati da almeno 12 mesi, che hanno dato la propria disponibilità ad un occupazione immediata. Questa è l’unica soluzione per permettere alle famiglie senza reddito di respirare, e di riprendere a spendere. Questo sarebbe un provvedimento urgente e straordinario, per le famiglie che ormai da troppo tempo, stringono la “cinghia”. Spendere per evitare la chiusura dei pochi negozi e artigiani, che ancora resistono. Senza lavoro e reddito, che futuro e che vita si può condurre. Sempre più cittadini si rivolgono alle associazioni caritatevoli, oppure dormono in auto o addirittura in tenda. Purtroppo le nostre richieste anticrisi, dopo più di un mese, non sono state accolte con favore da tutte le amministrazioni locali.

Alcuni sindaci, dobbiamo dire per fortuna sono pochi, non hanno ancora, sottoscritto il nostro documento. La crisi è iniziata da parecchi anni, diteci quali sono le vostre soluzioni, diteci, come dobbiamo sopravvivere. Vi, invitiamo a venire nei centri per l’impiego, almeno per una giornata. Oppure Venite con noi, a fare un giro nelle zone industriali, dove ormai la maggioranza dei capannoni sono vuoti. La situazione si fa sempre più grigia, per alcune famiglie, molti vanno avanti con le pensioni degli anziani genitori. I disoccupati Piceni, chiedono “un tavolo” per progettare un piano di sviluppo per il territorio. Un progetto che possa garantire per il futuro “una luce al termine del tunnel della crisi”. La crisi va affrontata, la crisi riservata ad alcuni ceti popolari, si genera per l’applicazione di “leggi economiche errate, per la trascuratezza del territorio, o per l’incapacità a rinnovarsi”. Ci sono tante opportunità, ma devono essere raccolte, tutti sappiamo ad esempio che made in Italy è una carta vincente, che dovremo iniziare a sfruttare in pieno.

Lunedì, 8 gennaio dalle ore 15.00, saremo a Centobuchi in Via S. Giacomo 107 presso la sala del Centro Pacetti, rinnoviamo l’appello alla Cittadinanza. Il nostro è un appello alla partecipazione, invece di rimanere a casa e lamentarsi, facciamoci sentire, uniti saremo più forti. L’elenco completo delle nostre proposte può essere chiesto ad una nostra delegazione presente il martedì e venerdì al mercato di San Benedetto del Tronto, e mercoledì e sabato mattino in Ascoli in Piazza Arringo, oppure tramite il nostro numero WhatsApp 334 7555 410. Aderisci e partecipa con la tua presenza al Gruppo “Disoccupati Piceni ”, inviando un messaggio al numero WhatsApp 334 7555 410. Chi vuole seguirci siamo anche su facebook, basta cliccare “Disoccupati Piceni”, ed essere informati sulle prossime iniziative”.

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