La Cna: “Il costo del sacchetto per la verdura è una piccola tassa”

ANCONA – “E’ un errore sanzionare allo stesso modo chi commercializza sacchetti non conformi e chi non fa pagare il sacchetto al consumatore. Il primo comportamento, ai fini della tutela ambientale, è molto più grave e merita sanzioni più pesanti rispetto a chi non registra sullo scontrino il costo del bio shopper”.

Così Gabriele Di Ferdinando, responsabile Turismo Commercio e Agroalimentare Cna Marche, che ricorda l’emendamento proposto dall’associazione per alleggerire la sanzione”. L’obbligo di pagare i sacchetti per la frutta e la verdura è “un nuovo balzello, pur modesto, che graverà sui consumatori e complicherà la vita alle imprese del settore”.
“Giusto aumentare la consapevolezza dei cittadini sugli impatti della plastica sull’ambiente. Ma non si possono scaricare sempre i costi su consumatori e imprese. Anche perché ci concentriamo sui micro sacchetti e conviviamo allegramente con milioni di bottiglie di plastica difficili da smaltire senza che nessuno faccia o dica qualcosa per risolvere il problema”.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Il 2018 è l'anno delle polizze online: vantaggi e come stipulare una polizza

Articolo Successivo

Disoccupati Piceni, incontro a Centobuchi: "Spiegheremo le proposte anticrisi"