Dopo lo sgambetto a Pignotti, FI firma espulsione Girolami

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Due riunioni urgenti si sono susseguite in mattinata nel Municipio di viale De Gasperi. All’ordine del giorno il boicottaggio al capogruppo di FI, Valerio Pignotti, alle provinciali di domenica 8 gennaio.

Il primo vertice ha visto il confronto tra i capigruppo di maggioranza e il sindaco Pasqualino Piunti (unico assente Gianni Balloni). Nel secondo incontro si è riunito il gruppo di Forza Italia.

Alla prima riunione, quella dei capigruppo, l’azzurro Valerio Pignotti ha chiesto chiarimenti a Piunti sul perché non abbia votato  e fatto votare l’unico esponente di FI (lo stesso Pignotti), dato che proprio Piunti è iscritto al partito di Berlusconi. Il sindaco ha spiegato che sarebbe sarebbe stato impossibile eleggerne tre in Riviera, visto che Ascoli ne ha eletti due.

“Comunque – le parole del sindaco – è stato un successo mandare a palazzo San Filippo due consiglieri e abbiamo ottenuto più voti di quelli disponibili in maggioranza. Per me tutti i consiglieri sono uguali”.

La seconda riunione, quella del gruppo forzista, è stata alquanto accesa. Sotto accusa la consigliera Mariadele Girolami. Se avesse votato Pignotti, l’azzurrino sarebbe stato eletto. La Girolami ha confessato di non avere dato la preferenza a Pignotti perché il capogruppo non l’ha sostenuta per farla nominare alla presidenza della commissione Lavori pubblici. Vengono così a cadere i sospetti sulle pressioni di Piunti verso la Girolami per indurla a non votare Pignotti.

La querelle non finisce qui. Due le possibilità: per la Girolami verrà chiesta l’espulsione da FI e, in seconda battuta,  la revoca della presidenza della commissione Servizi sociali, ammesso che sia tecnicamente possibile.

“In ogni caso – ha dichiarato Pignotti – la Girolami ha avuto un atteggiamento contrario ai princìpi di lealtà che sono alla base di FI. Chi commette errori di tale natura deve essere consapevole delle conseguenze alle quali andrà incontro”.

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