Dopo Sgarbi anche la civica 63074 sul fastidio dei treni

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Chi è nato a San Benedetto non aveva certo bisogno di Vittorio Sgarbi per notare un problema, se non un vero e proprio fastidio, che attanaglia il centro cittadino: quello dei treni in transito”. Dopo Sgarbi anche la civica 63074 affronta il problema della ferrovia che taglia in due la Riviera.

“A dire il vero, già nel 2012 il critico d’arte aveva affermato che era “una barbarie far passare i treni per il centro della città” e se ciò era vero allora, figuriamoci oggi che la linea adriatica è stata potenziata con il transito dei treni ad alta velocità Freccia Rossa.

Se il problema è andato aumentando, lo stesso non si può dire dell’impegno profuso dalle amministrazioni comunali per porre un argine alla questione: quella di Gaspari non ha mai affrontato il problema, quella di Piunti crede che l’inquinamento acustico sia colpa solo degli chalet e che il problema del pontino di viale Moretti siano i musicisti di strada che ci stazionano sotto e non i treni che ci transitano sopra.

Poiché l’idea di “arretrare” la linea ferroviaria è da accantonare (servirebbe cambiare il percorso anche nei comuni limitrofi, con lungaggini infinite e costi esorbitanti) non resta che installare appositi dispositivi per abbattere il rumore prodotto dal materiale rotabile”.

Prosegue la civica 63074: “Una strada già percorsa a Francavilla al Mare e Montesilvano, dove Rete Ferroviaria Italiana ha avviato progetti sperimentali di mitigazione acustica (già testati nel comune di Novara) che prevedono l’installazione di barriere fonoassorbenti capaci di abbattere il rumore anche di 4 decibel. Altre vie praticabili, e comunque prese in considerazione dalla stessa RFI, sono l’applicazione di smorzatori alla rotaia, capaci di ridurre il rumore di rotolamento provocato dai convogli con una riduzione delle emissioni sonore da uno a tre decibel”.

Conclude la civica 63074: “Le idee ci sono, le possibilità pure: tutto sta a coglierle. Per il bene della nostra città siamo pronti a condividerle con l’amministrazione e, se fosse necessario, fare uno squillo a Muzi per attenzionarlo a riguardo”.

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