Il Club l’Altra Voce: “Indifferenza politica sulla condanna del consigliere Balloni”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Club l’Altra Voce interviene, tramite una nota, sull’esigua importanza politica espressa alla condanna del consigliere di maggioranza Gianni Balloni, esponente del partito Fratelli d’Italia e tra gli ex amministratori della Start Plus condannati, insieme ad altri della Start, a rifondere parte dell’ammanco milionario causato dall’omesso versamento degli incassi dei biglietti da parte di due rivendite.

“Evidenziamo con amarezza come sulla questione della condanna per danno patrimoniale, del consigliere di maggioranza Gianni Balloni, prevale l’indifferenza ed il pressapochismo politico ed amministrativo. Sia la maggioranza di centro destra che tutta la minoranza hanno assunto l’atteggiamento tipico delle tre scimmiette del non vedo non sento non parlo. Nessuno tra i 24 eletti, tra maggioranza e minoranza tutta, hanno espresso una posizione posizione su di un argomento, che capiamo possa essere scomodo per molti, ma sicuramente è di natura politica, e si continua ad essere ciechi-sordi e muti. Analizzando l’atteggiamento delle forze politiche anche nell’ultimo Consiglio Comunale, ci torna in mente il grande L. Sciascia che classificò gli uomini in varie categorie: uomini, mezzi uomini, ominicchi, ruffiani e quaquaraquà”.

“L’immagine che  emerge è molto negativa per questa città che è destinata a continuare ad essere “la città delle piccolezze”, come è stata ben definita. Sia ben chiaro che il contenuto del nostro intervento è squisitamente politico e non rivolto alla persona in sè, ma all’oggetto di interesse, cioè la politica, la vera politica, quella per il bene comune e non alla falsa politica politicante. Poteva valere per chiunque altra persona e/o forza politica, con altro ruolo amministrativo e politico, senza alcuna distinzione di appartenenza partitica. Possiamo comprendere, ma certamente non condividere, il condizionamento dei consiglieri di maggioranza, che difettano di un loro libero pensiero, critico e di una assoluta mancanza di autonomia nella loro azione politica, per cui la difesa ad oltranza “va comunque fatta”, ma ci sorprende il comportamento della minoranza politica, partitica e non, che è anch’essa evidentemente condizionata o da casi analoghi in casa propria, o da comuni e precedenti condivisioni nelle stesse forze partitiche oggi coinvolte, o da una appartenenza da sempre a carattere cattolica-apostolica e romana , per cui il  “vogliamoci bene” e/o il  “non andare oltre un certo limite di polemica” rappresenta una chiara scelta che porta a non voler e/o a non  poter discutere su di alcuni argomenti, difficili , antipatici anche se assolutamente centrali in tema di moralità ed etica”.

“Che altro dire all’Arcangelo Gabriele, del tutto incoerente politicamente, e dei rimanenti apostoli consiglieri che si lavano le mani come Pilato? Quello che si evidenzia è solo una straordinaria voglia di protagonismo e personalismo (vedi Muzi), senza che nessuno dei problemi concreti della città venga di fatto risolto. Noi vogliamo dare voce e rappresentare chi non vuole ne’ accettare ne’ subire una tale mediocre politica, chi non vuole essere più rappresentato da questi partiti in cui lotte personali ed intestine hanno la prevalenza rispetto agli interessi generali”.

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