Dragaggio, passa la mozione per la rimodulazione dell’accordo

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dragaggio del porto di San Benedetto: il consiglio regionale approva la mozione per modificare l’accordo quadro e intervenire nella darsena rivierasca.

La mozione, proposta da Fabio Urbinati, impegna governatore e giunta a «provvedere con estrema urgenza ad una nuova rimodulazione dell’accordo di programma del 2016 ed inserire la sottoscrizione dell’accordo anche con il porto di San Benedetto del Tronto e pianificare il programma degli interventi per i lavori di dragaggio del porto, che hanno da tempo uno stanziamento finanziario di 1,7 milioni depositati presso l’autorità portuale».

Si torna quindi sull’accordo quadro stipulato quattro anni fa per lo sviluppo sostenibile delle aree portuali marchigiane, e sottoscritto da Regione, autorità portuale di Ancona e alcuni Comuni. Tra questi, però, non figura quello di San Benedetto, perché la sua darsena viene considerata di competenza statale. Secondo Palazzo Raffaello, infatti, l’unica porzione di appannaggio regionale sarebbe quella turistica.

Italia Viva però incassa un risultato che potrebbe cambiare le carte in tavola. Il problema, d’altronde, si è aggravato. «Non è un problema che riguarda solo l’imboccatura del porto – dice Urbinati – ma anche il bacino. Qualche giorno fa, dal comandante della capitaneria di porto è stato annunciato un nuovo spostamento delle sabbie. Ma noi sappiamo che questo avverrà all’interno del bacino portuale: quindi queste sabbie non verranno portate al di fuori. Per quanto mi riguarda questi sono interventi palliativi. Dopo l’operazione di Senigallia ci furono date ampie rassicurazioni che quei metri cubi sarebbero stati recuperati nella vasca di colmata di Ancona, allora in progettazione. E nel 2016, non dimentichiamolo, il comandante Forner con apposita missiva tornò a chiedere spazio ad Ancona».

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