Ecco la proposta di Baiocchi per riorganizzare il Madonna del Soccorso

madonna del soccorso

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso invia in Regione e all’Asur una proposta di riorganizzazione del Madonna del Soccorso per le attività ordinarie e in caso di epidemia.

Il presidente di comitato, Nicola Baiocchi, enuclea la sua proposta in quattordici punti essenziali. Scrive Baiocchi che «deve esserci, nel Madonna del Soccorso, il reparto di malattie infettive in grado di accogliere normalmente almeno 20 persone, ossia ‘ricoveri normali e semi intensivi’ secondo il Gores giallo, ma posizionato e strutturato in maniera tale da poter essere in pochissimo tempo ampliato per portare la capienza sino a 40. Una stanza di questo reparto potrebbe essere messa, in caso di necessità, a disposizione dei ricoveri pediatrici, in pieno accordo con i medici della Pediatria. Tutto il reparto a pressione negativa con ventilatori per ogni letto.

Accanto a questo reparto deve esserci una seconda Murg, oltre quella già presente al piano -1, che disponga di almeno 20 posti letto e sia a pressione negativa. In caso di necessità diventerà MURG/infettivi per pazienti Covid.

Questi 40 posti letto (20+20) possono (e dovrebbero) essere ricavati nelle strutture esterne già esistenti, considerate idonee dai tecnici.

Il personale medico e infermieristico di questi 40 posti letto deve essere stabile per garantire esperienza, conoscenza dei protocolli e massimo affiatamento.

Nel reparto di Geriatria i 30 posti letto dovrebbero essere strutturati in modo da poter essere subito isolati per i ‘ricoveri non intensivi’.

Si devono attivare almeno 20 posti letto di lungodegenza, sullo stesso piano della Geriatria, da trasformare, in caso di epidemia, in posti di ricovero per pazienti stabilizzati che possono essere dimessi ma non rinviati al domicilio.

È necessario un reparto di pneumologia, di almeno 12 posti letto, accanto al reparto di Geriatria per garantire la presenza degli specialisti e, al bisogno, anche l’uso di questi posti letto. Si potrebbe così arrivare ad un massimo di 102 posti letto (40 esterni+62 al piano della Geriatria).

La rianimazione deve contare su almeno 20 posti letto, divisibili in due zone: 4 normali più 16 per infettivi. Nel reparto MURG al piano -1, semi intensivo, devono esserci almeno 12 posti, tutti per pazienti normali.

Il Pronto Soccorso dovrebbe avere tre ambulatori, uno dei quali posizionato in modo tale da poter essere immediatamente isolato dal resto del Pronto Soccorso. L’ospedale dovrà prevedere, anche nelle fasi di normalità, percorsi differenziati, che in caso di qualsiasi necessità epidemica verrebbero attivati in due, tre ore. La radiologia, sia quella del PS che quella generale, deve poter essere divisa, al bisogno, in due parti una delle quali resterà dedicata solo ai pazienti infettivi.

Il laboratorio analisi dovrà essere in grado di effettuare tutti gli esami necessari per la diagnosi e la prevenzione della malattia infettiva, senza dover portare fuori nessun tampone, né dover aspettare le risposte per giorni. Il blocco operatorio deve avere almeno un letto isolabile per pazienti positivi, sia chirurgici che ortopedici. Una o al massimo due stanze devono essere isolate e utilizzate per pazienti chirurgici e ortopedici nei rispettivi reparti».

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