Fai giovani presenta la propria attività alla comunità, l’obiettivo è veicolare le bellezze del Piceno


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ieri sera è avvenuto un incontro tanto atteso quanto importante per i ragazzi del Fai giovani di San Benedetto del Tronto. Una serata in riva al mare per presentarsi alla propria comunità di riferimento.

«Siamo stati quasi cento persone. Un numero incredibile per un gruppo Fai giovani, considerando anche il fatto che tanti sono in ferie. Il nostro obiettivo è quello di una tutela e una sensibilizzazione territoriale.» Queste le prime parole che ci ha detto Ilario Di Luca questa mattina.

Lo stesso architetto ci ha tenuto a rimarcare una unità territoriale. «In un anno e mezzo – dice Di Luca – sono arrivati ad essere quasi dodici membri attivi.»

Presente all’evento anche la presidente Fai regionale, Alessandra Stipa. Nel suo discorso non ha mancato di rimarcare quali siano gli obiettivi del Fai: l’educazione, la tutela, la sensibilizzazione e l’amore per il territorio. Senza dimenticare di sottolineare come la linfa stessa del Fai siano i cittadini italiani, i cittadini che hanno la cultura a cuore.

Durante la serata si è ripercorsa la storia del Fai, nato nel 1975 per sensibilizzare le persone alla tutela del paesaggio, facendolo con cura e promozione, vigilando sui patrimoni articistici e culturali.
Di Luca ha caldeggiato l’importanza del fare rete, una collaborazione che abbracci tutto il territorio.

Il portavoce poi è sceso nei dettagli della campagna “i Luoghi del Cuore”, raccontando i plessi “sposati” dal Fai. Sono stati presentati: la chiesa – attualmente terremotata – di S. Angelo Magno di Ascoli Piceno, l’eremo di San Giorgio di Castel Trosino, la rocca Monte Varmine di Carassai, la chiesa di San Francesco di Acquaviva, il castello di Sant’Andrea a Cupra Marittima, la chiesa di Santa Lucia a Grottammare.

Ultimo punto toccato, ma non per importanza, la recente collaborazione nata con “Arquata Potest”. Lo stesso volontario ha raccontato della passeggiata organizzata con l’associazione, l’anello di Trisungo, fatto poco tempo fa. Si è lasciato aperto, visto il gran numero di partecipanti e l’esser andato sold out in un paio di giorni, la possibilità di implementare questo tipo di attività.

In chiusura ha voluto citare la compianta fondatrice del Fai, Giulia Maria Crespi, terminando la serata con la sua nota citazione: «Sogni? Sì, sogni. A furia di sognare si riesce a portare nel concreto ciò che si sogna.»

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Domani Mario Di Vito parla di Gramsci a Incontri con l’Autore

Articolo Successivo

Il "Multiplex delle Stelle" riapre i battenti, Ferretti: «Mascherine e posti razionati, ma si riparte»