Free Beach Market incontrastato, tra retate, multe e minacce di Covid-19


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Free Beach Market prosegue incontrastato la sua attività e i suoi beniamini sono sempre più spavaldi. Dopo la retata di venerdì nei pressi della concessione n.89 che ha prodotto la confisca di 60 vestiti e una multa di 5.000 euro elevata dai vigili e dalla polizia in un intervento congiunto, poco o nulla è cambiato.

Dopo nemmeno 24 ore infatti sulla stessa spiaggia sono ricomparsi gli abusivi con le loro mercanzie ed è ricominciato il via vai di acquirenti dell’affare di spiaggia low cost. In barba alle disposizioni anti contagio e alle misure di sicurezza: mascherine e distanziamento interpersonale dimenticati come il coronavirus.

Di fronte allo scempio che si sta consumando sulle spiagge del sud del litorale rivierasco viene da chiedersi due cose. La prima. Possibile che non si arrivi a capire, da parte di chi deve contrastare il fenomeno, che non si risolve con una multa, che peraltro l’abusivo non è in condizione di pagare? Né con una caccia all’uomo, che, appena fermato, viene sostituito con altra carne da macello dalla mala che gestisce il business della contraffazione?

La seconda. Forse l’unico modo di arginare e combattere il problema è cominciare a sensibilizzare le gentil signore che si accalcano intorno ai carretti degli abusivi e, perché no, cominciare ad elevare loro delle multe. Se non altro per mancato rispetto delle norme di sicurezza. Così facendo il business del tarocco sarebbe stroncato alla radice. Memento.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

Trova una borsa con soldi e un Iphone: ragazza restituisce tutto

Articolo Successivo

Partecipate, Angelo Massi è il nuovo presidente della Multiservizi