Frenati da errori e paura, adesso non si può più sbagliare

Stavolta, rispetto allo 0-0 contro il Perugia, vedere il bicchiere mezzo pieno è davvero difficile.

Fallita una ghiotta occasione per allontanarsi dalla zona playout, il pareggio a reti bianche contro il Brescia lascia l’Ascoli a +2 sulla parte rossa che costringe allo spareggio e solo a +3 sulla retrocessione diretta.

PAURA BATTE VOGLIA – La gara del Picchio è stata tutt’altro che esaltante. La posta in palio era pesante e la paura di perdere uno scontro diretto di vitale importanza ha prevalso sulla voglia di portare a casa l’intero bottino. Squadra troppo contratta, si è giocato col freno a mano tirato. Il problema è stato psicologico: le occasioni per conquistare la vittoria ci sono state (su tutte quella capitata a Giorgi a inizio gara), ma alla fine il timore di essere beffati e sconfitti tra le mura amiche ha bloccato quella  spensieratezza che invece sarebbe servita come l’aria. In altre parole: la squadra avrebbe voluto vincere, ma alla fine la paura di poter perdere non ha permesso ai ragazzi di Aglietti di disputare la gara con lo spirito giusto.

CENTROCAMPO EVANESCENTE – A deludere in maniera maggiore sono stati soprattutto capitan Giorgi e Bianchi. I due pilastri del centrocampo, tra i più esperti della squadra, hanno disputato una gara negativa. Una giornata no può capitare a chiunque, ma da calciatori come loro ci si aspetta il salto di qualità. I più ‘anziani’ devono trascinare la squadra alla salvezza, soprattutto ora che la situazione è tutt’altro che rosea. E invece l’unico a salvarsi nella metà campo bianconera è stato Cassata. Un ragazzino classe ’97, giovanissimo e senza alcuna esperienza nella categoria. Un Cassata tuttofare: in difesa a recuperare, in mediana a impostare, in attacco a dare supporto nelle azioni offensive. E’ questo lo spirito con il quale bisognerà scendere in campo da qui alla fine. Senza timori, senza pressione. Spavaldi e spensierati. Perché la classifica fa paura, ma la situazione non è ancora tragica. E allora c’è tempo per rialzarsi e centrare l’obiettivo salvezza, ma da qui in avanti bisognerà scrollarsi di dosso la paura.

CHI SALE, CHI SCENDE – Cassata il migliore in assoluto, ma una grande prova l’ha fornita anche Mengoni. Leader indiscusso della difesa, una sicurezza per tutti i compagni. Una sbavatura in realtà l’ha commessa anche lui: errore su Ferrante nel finale di gara, poi però recupero provvidenziale in scivolata a togliere le castagne dal fuoco. Male invece mister Aglietti. Indovinare tutti i cambi e le mosse vincenti non sempre è possibile, ma togliere Orsolini già al 63’ è una scelta che davvero non va giù. Il talento di Rotella era stato l’unico tra i 4 là davanti (Favilli, Gatto e Giorgi gli altri) a creare grattacapi alla difesa avversaria. Spunto iniziale con tiro bloccato da Minelli, di un soffio in ritardo sul cross di Mignanelli. Poi splendido a imbeccare Gatto nell’azione del gol divorato da Giorgi, prima di cadere in area di rigore sul contrasto con Coly non sanzionato col penalty dall’arbitro. Poi ancora la giocata su Blanchard deviata in angolo dal difensore avversario, prima del pericoloso tiro al volo col destro nella ripresa mandato in corner da Minelli. L’unico a rendersi pericoloso, l’unico che probabilmente ha il passo e lo spunto per poter risolvere una partita bloccata con la giocata del campione. Nessuno può sapere come sarebbe andata a finire con Orsolini in campo, ma di certo la sostituzione non è stata apprezzata da gran parte dei tifosi: fischi per il tecnico Aglietti all’uscita del ragazzo, la scelta ha lasciato molti delusi e insoddisfatti.

GUAI AD ARRENDERSI – Ma già oggi il Brescia è il passato. Bisogna guardare a martedì, quando si tornerà di nuovo al Del Duca contro l’Avellino. Dietro le avversarie corrono: il Trapani ha raggiunto il Picchio a 41, la Ternana è più viva che mai. Vedere il bicchiere mezzo pieno è difficile si diceva, ma ci proviamo: Latina e Pisa potrebbero essere incappate nella mazzata decisiva, il divario dai playout è molto ampio e le due squadre sembrano destinate alla Lega Pro. L’Ascoli comunque deve guardare in casa propria: martedì sarà sfida decisiva contro l’Avellino, poi sabato prossimo altro scontro fondamentale a Latina. Sarà importante il supporto di tutti i tifosi, ieri ancora una volta encomiabili nell’incitare fino alla fine la squadra. “Forza ragazzi” il coro al triplice fischio. Tutti uniti. Ora più che mai.

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