Genevieve, ecco il progetto. Ma i tempi si allungano

prua

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Tre anni per realizzare nei pressi della foce del torrente Albula il museo a cielo aperto, con auditorium per eventi culturali, della prua dell’imbarcazione Genevieve. I lavori termineranno nel 2020:  questo è il tempo stimato dal settore lavori pubblici del Comune. L’intervento complessivamente comporterà un costo di circa 200mila euro, dal 2018 al 2020. Intanto, l’assessore alla pesca Filippo Olivieri si sta muovendo per sensibilizzare i cantieri navali a restaurare la prua della Genevieve a prezzo di costo o come sponsorizzazione.

I 200mila euro saranno divisi nelle tre fasi esecutive con articolazione in tre annualità: entro il 2018 l’amministrazione dovrà reperire 60mila euro per il restauro della prua e l’installazione nel parco bau alla foce del torrente Albula. Per i cani verrà creato uno spazio in via Paolini. In questo primo step si procederà alla sistemazione dello spazio e sua riqualificazione con installazione della prua restaurata e della prima parte del percorso didattico-culturale (impianto audiovisivo).

Nel 2019 l’ente dovrà trovare 90mila euro per realizzare lo spazio culturale-didattico-museale attorno alla prua restaurata. Verrà creato uno spazio con funzioni di auditorium all’aperto per piccole manifestazioni musicali e culturali, con presenza di pubblico a sedere.

Infine nel 2020 si andrà al completamento dell’intervento con sua sistemazione complessiva dell’installazione museale all’aperto didattico-culturale. Per quest’ultima operazione serviranno altri 50mila euro.

Il Comune conta di accorciare i tempi con i contributi della Camera di commercio, del Bim, dalla Regione Marche e dei privati.

L’intervento dovrà essere inserito nel bilancio di previsione 2018-2020 con finanziamenti esterni all’amministrazione comunale.

Il recupero della prua della barca atlantica “Genevieve” vuole raccontare, attraverso una pseudo “strumentazione di borbo” audio-visiva e testuale, fruibile anche da persone soggette a disabilità sensoriale, l’epopea di una stagione florida per l’economia sambenedettese e dell’intero territorio piceno. Attraverso slide didattiche, poi, si vuole mettere in evidenza un microcosmo di consuetudini e “memorie passate” per testimoniare il passaggio da una pesca costiera espletata esclusivamente con la vela a quella in alto mare subentrata con l’avvento della motorizzazione.

Nella foto, il progetto disegnato dagli architetti Alfredo Di Concetto e Alessandro Ciarrocchi.

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