Ha preso il via la seconda edizione di “Officina Italia”

ASCOLI – Ha preso il via la seconda manifestazione di Officina Italia intitolata “Il Piceno: ricostruzione, comunità, buon vivere”. L’iniziativa, che ha lo scopo di approfondire le tematiche legate alla ricostruzione e alla ripartenza del territorio piceno e marchigiano tramite più tavoli di discussione, si è svolta sia in presenza alla Pinacoteca Civica sia in collegamento video sul sito e sui canali social di Officina Italia.

Il primo incontro è stato l’occasione per inaugurare la mostra di Officina Italia dedicata alla ricostruzione, una multivisione tematica (disegni di Franco Summa e regia di Ilaria Restivo) che resterà aperta al pubblico fino al 25 ottobre.

Gino Sabatini, Presidente Camera Commercio Marche ha aggiunto che «Oggi più che mai, dobbiamo individuare quelle direttive che possono essere percorse dalle nostre aziende anche all’indomani di quattro anni di una situazione ibrida nella ricostruzione delle aree interne. Non dobbiamo aspettare che la ricostruzione finisca per ripartire, l’economia deve viaggiare di pari passo per non farsi cogliere di sorpresa., soprattutto quella dei piccoli borghi che è difficile da raggiungere».

Il sindaco Marco Fioravanti ha spiegato che «Ascoli deve essere un punto di riferimento per tutta l’area montana, il territorio piceno rappresenta una ricchezza e un malato che necessita assistenza. Miriamo a costruire anche un nuovo progetto economico che metta al centro l’individuo e il suo benessere, anche se c’è bisogno di impegno, di pazienza, di coinvolgimento e di risorse che non devono essere vanificate come purtroppo è successo spesso in passato. Dobbiamo passare al cosiddetto glocal: il piccolo e il bello deve essere competitivo a livello nazionale e internazionale».

Gli fa eco il sindaco di Acquasanta Sante Stangoni: «Dobbiamo ripartire con la volontà di fare gruppo e di aiutarci tra Comuni più grande ed entroterra. Il turismo si svilupperebbe in via bilaterale sia nel Comune più grande sia in quello più piccolo. Noi stiamo rilanciando molto il discorso dei sentieri e del termalismo, tutte cose che unite alle potenzialità del Comune di Ascoli possono fare il bene di gran parte del territorio».

Ha chiuso il secondo tavolo di discussione ed il primo giorno di convegni l’intervento del Presidente della Fondazione IFEL Guido Castelli: «La città deve impegnarsi a non fagocitare il piccolo comune, allo stesso tempo il piccolo comune deve essere aperto e disponibile verso la città più grande. Per parlare di aree interne è necessario innanzi tutto superare radicalmente e definitivamente il concetto di aree superiori ed aree inferiori».

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