I Disoccupati piceni: “Costituzione calpestata, Cnel non convocato”

“Ennesima indifferenza e mancanza di rispetto nei confronti degli articoli della nostra Costituzione. Il Governo dopo avere annunciato gli Stati generali dell’economia per poter pubblicizzare e soprattutto condividere il nuovo Recovery plan, con tutte le forze economiche e sociali del Paese , si dimentica di convocare il Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro, previsto dalla nostra Costituzione”. Lo dicono i Disoccupati piceni.

“Il Cnel nasce dunque come organo consultivo del Governo, delle Camere e delle Regioni e rappresenta un luogo di mediazione dove gli interessi dei lavoratori si confrontano con quelli delle imprese.Tutti a grande voce parlano della sacralità della nostra Repubblica e poi puntualmente disattendono il rispetto degli articoli della Nostra Costituzione. Attualmente, anzi ormai da anni, e gli effetti negativi sono visibili, una grande parte della società italiana è senza una adeguata rappresentanza, come la maggiore parte dei disoccupati, dei precari, e dei cosiddetti “invisibili cerca lavoro” privi di ogni tutela, perché sono anni che non hanno un occupazione regolare, quindi esclusi anche dagli ultimi ammortizzatori. Milioni di cittadini, circa 16 milioni sono quindi senza rappresentanza all’interno del sistema economico” dicono.

“Si potrebbero chiamare le associazioni più importanti, con sede a Roma, come ad esempio “ATDAL Over 40”, che da anni si batte per la tutela dei diritti degli over 40, alla quale Noi come gruppo “Disoccupati Piceni” abbiamo aderito. Atdal over40, sicuramente potrebbe partecipare e dare il suo importante contributo per sostenere e rappresentare i numerosi cittadini, senza una voce. Milioni di cittadini, rischiano di cadere in maniera inesorabile e irreversibile in uno stato di miseria. Povertà causata da regole economiche sbagliate e dal disinteresse delle istituzioni locali. Occasione persa, escludere il Cnel composto da numerosi rappresentanti delle categorie produttive e servizi nei settori privati e pubblici e da importanti esperti economici, sociali e giuridici, alcuni nominati dallo stesso Presidente della Repubblica. Auspichiamo, in ogni caso che il dibattito, per il nuovo piano della ripresa di tutto il Paese, deve essere riportato anche nel Parlamento” conclude il gruppo dei Disoccupati.

Print Friendly, PDF & Email

Articolo Precedente

La Regione approva 50 misure per il sostegno a cittadini e imprese

Articolo Successivo

Contributo per gli affitti, Primavera: «Fondi insufficienti dalla Regione»