I Disoccupati Piceni: “Il territorio deve essere aiutato. Gli ammortizzatori non bastano”

I Disoccupati Piceni

ASCOLI PICENO  – Una delegazione del gruppo Disoccupati Piceni si è recata ad Arquata , con la speranza di incontrare e consegnare al presidente del Consiglio Gentiloni, copia del documento, in cui si sollecitano interventi straordinari e urgenti per il territorio.

Territorio, come evidenzia una nota del gruppo “che detiene il triste primato di provincia con “il reddito per le aziende private più basso d’Italia” e il tasso di disoccupazione più alto delle Marche. Piceno colpito da un devastante sisma, abbiamo rivisto lungo la strada per arrivare ad Arquata, molte case distrutte e paesaggi desolati. Stesso Piceno “spogliato di molte aziende”, da una crisi ormai più che decennale, passando per la zona industriale di Campolungo, abbiamo visto numerose fabbriche chiuse e parcheggi vuoti. Mercoledì ad Arquata, purtroppo il servizio di vigilanza era tale, che non siamo riusciti ad avvicinarci, per lasciare il nostro documento. Tra i punti più importanti delle nostre richieste, chiediamo di utilizzare una percentuale ben definita, almeno il 40% della manodopera Picena per la ricostruzione post sismica. La stessa mattina, abbiamo incontrato Marco, giovane muratore, che ha detto di essere molto deluso, perché anche se residente nel “cratere”, non riesce a trovare un’occupazione nella ricostruzione. Abbiamo parlato, anche con Giovanna: “è molto positivo che un imprenditore decida di aprire un impianto produttivo, in queste zone. Sicuramente è “un àncora di speranza”, per evitare che molte famiglie abbandonano il territorio, perché senza lavoro non c’è un futuro. Va anche sottolineato, l’invito di questo noto imprenditore marchigiano, rivolto ad altri industriali, a seguire il suo esempio nell’investire in questa zona. Questa sinergia, politica, territorio e impresa ci piace, perché da un investimento concreto, si crea lavoro e sicurezza per le famiglie”

Prosegue la nota “Tra le proposte chiediamo: la realizzazione di un piano di sviluppo economico specifico per il territorio, Non possiamo pensare di andare avanti solo con gli ammortizzatori sociali, che sono importanti in questo momento per tutti i disoccupati. Serve un nuovo piano di sviluppo del Piceno, che deve passare anche attraverso, la rivalutazione delle risorse e dei prodotti tipici locali. Occorrono nuove infrastrutture, Noi chiediamo, un nuovo progetto di sviluppo, e di “ancorare” le aziende al territorio. Le Aziende devono essere “motore di ricchezza”. Come gruppo Disoccupati Piceni, abbiamo presentato e chiesto alle amministrazioni locali di sottoscrivere, la nostra piattaforma con dei punti ben specifici.Noi chiediamo che la crisi del Piceno diventi il principale punto di discussione, al prossimo Consiglio Regionale. Chiediamo maggiore attenzione per le famiglie che vivono nel Piceno, che oggi non hanno un lavoro e sono senza reddito. Questo territorio ha bisogno di soluzioni urgenti e straordinarie. Vorremmo chiedere l’intervento del Ministero dello Sviluppo e del Lavoro. Oltre le prime amministrazioni che hanno sottoscritto il documento: Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Acquasanta, Grottammare, Venarotta, in questi giorni si sono aggiunti i Comuni di Offida, Roccafluvione, Cossignano, Palmiano, Castorano, Smerillo, Appignano del Tronto,  Arquata del Tronto, Castignano, Comunanza, Maltignano, Montedinove, Montefiore dell’Aso”.

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