I Disoccupati piceni: “Non possiamo permetterci un altro lockdown”

“In questi giorni, l’area si fa sempre più cupa per alcune famiglie in grave difficoltà finanziaria. Se arriva il lockdown. Per contenere il debito pubblico, Qualora gli uffici pubblici, restassero chiusi, sarà necessario mettere anche i dipendenti pubblici in Naspi, non è più possibile continuare a pagare, i stipendi al 100%. La stessa cosa fatta per i lavoratori delle aziende private” Lo dice il gruppo “DIsoccupati Piceni”.

“Tutti sappiamo, se si verifica un calo di ordini, oppure se l’azienda rimane chiusa, il dipendente riceve se l’azienda è seria e solida, la cassa integrazione, oppure riceve 600 euro senza contributi pensionistici, e nel peggiore dei casi non riceve niente mantiene solo il posto di lavoro. Occorre ricordare a tutti che i soldi per pagare gli stipendi, escono dalle tasche delle famiglie e bisogna cominciare ad essere parsimoniosi. Perché altrimenti se il debito continua a crescere si rischia il default, con tagli di pensioni, tagli di stipendi, tagli di servizi sanitari, e allungamento dell’età pensionabile, tutti dobbiamo essere consapevoli del difficile momento storico, tutti dobbiamo impegnarci per evitare questa catastrofe economica” concludono.

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