I Disoccupati Piceni: “Notizie preoccupanti, il territorio deve farsi sentire”

ASCOLI PICENO – “Alcuni giornali parlano di ripresa economica, e di crescita del Pil italiano, circa all’1,5% nel 2017. Noi, nel Piceno, purtroppo non avvertiamo questo miglioramento dell’economia, anzi dal territorio continuano ad arrivare notizie preoccupanti“. Così in una nota i Disoccupati Piceni.

“Aziende che riducono il personale, mentre altre iniziano a pretendere lavoro straordinario senza retribuirlo. Molti giovani, incontrati in piazza, ci dicono di essere pronti a lasciare la nostra provincia, per trasferirsi all’estero, oppure in altre regioni dove il lavoro non manca.

Questa settimana abbiamo incontrato Gino, che dopo avere ottenuto con sacrifici una laurea, aveva trovato anche un’occupazione. Purtroppo con la crisi, l’azienda dove lavorava, ha iniziato a ridurre, prima i diritti e poi il salario. Gino è stato costretto a trasferirsi in Emilia Romagna, dove è riuscito a trovare un’occupazione ben retribuita. Stessa sorte, è toccata a Giovanna, che si è trasferita in Germania, e dopo due anni è riuscita, facilmente con il suo stipendio, ad acquistare un’auto nuova, e prendere una casa in affitto. «“Qui torno solo per le feste, vedere le mie amiche senza lavoro e reddito, mi convincono, sempre più che la mia scelta di lasciare il Piceno, sia stata una necessità, una scelta obbligata, perché senza lavoro stabile, non si può costruire il proprio futuro e una famiglia”. Nel nostro territorio, ci sono famiglie, in cui tutti sono dipendenti pubblici, e “altre famiglie, in cui tutti sono disoccupati”». Questo non è giusto. Oggigiorno, il Pil, non rappresenta la vita “reale” delle famiglie. Come dice Bruno: l’indice del prodotto interno lordo è aumentato, ma quello che si nota è l’aumento delle disuguaglianze. E’ aumentata la forbice tra le famiglie. In questi ultimi anni, le famiglie più ricche hanno aumentato il proprio reddito, a discapito delle famiglie con i redditi più bassi. Il ceto medio sta scomparendo. Bruno continua, affermando: «Serve un nuovo indice, “un indice della felicità, già usato in alcune regioni del mondo”, un indice che rileva la salute, l’istruzione e il benessere dei cittadini, un indice che misura la soddisfazione, la felicità e la ricchezza dei rapporti sociali ». Come gruppo dei Disoccupati Piceni, abbiamo presentato e chiesto alle amministrazioni locali di sottoscrivere, la nostra piattaforma con dei punti ben specifici per affrontare questa crisi. Questo territorio ha bisogno di soluzioni urgenti e straordinarie.

Abbiamo chiesto l’unità e il sostegno di tutte le amministrazioni locali, per presentare le nostre richieste prima alla Regione e poi al Ministero dello Sviluppo economico. Fino ad oggi, il nostro documento è stato sottoscritto, dal sindaco di Ascoli Piceno G. Castelli, il sindaco di San Benedetto del Tronto P. Piunti, il sindaco di Grottammare E. Piergallini, il sindaco di Acquasanta S. Stangoni e il sindaco di Venarotta F. Salvi. Siamo sicuri che presto arriveranno le sottoscrizioni delle altre amministrazioni locali del Piceno.

Tutto il Territorio unito deve farsi sentire. L’elenco completo delle nostre proposte può essere chiesto ad una nostra delegazione presente il martedì e venerdì al mercato di San Benedetto del Tronto, e mercoledì e sabato mattino in Ascoli in Piazza Arringo, oppure tramite il nostro numero WhatsApp 334 7555 410. Aderisci e partecipa con la tua presenza al Gruppo “ Disoccupati Piceni ”, inviando un messaggio al numero WhatsApp 334 7555 410. Chi vuole seguirci siamo anche su facebook, basta cliccare “Disoccupati Piceni”, ed essere informati sulle prossime iniziative”.

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