I Disoccupati Piceni propongono il “salvagente civico”

ASCOLI PICENO – Al termine della tavola rotonda, svoltasi presso la sala della Liberia Rinascita, organizzata dal gruppo “Disoccupati Piceni”, è stato evidenziata la difficile situazione, in cui si trovano numerosi 50 e 60enni, senza lavoro da molti anni, “giovani per la pensione e vecchi” per essere ricollocati in aziende private. L’età anagrafica, e l’entrata in vigore dal primo gennaio, di nuovi incentivi “Bonus Lavoro Giovani”, escludono o rendono quasi impossibile trovare un lavoro regolare, dopo i 50, in una area di crisi complessa industriale e terremotata. Serve una misura legislativa, riservata a questa fascia anagrafica di disoccupati, madri e padri di famiglia, che spesso nel loro ambito lavorativo, hanno ricoperto anche mansioni di responsabilità.

Precluso l’impiego privato, l’impossibilità di usufruire dell’anticipo pensionistico, esclusi anche dal reddito di cittadinanza, l’unica strada percorribile per vivere e ricollocarsi, è un lavoro in un azienda pubblica. In maniera più specifica, questo provvedimento è stato denominato “Salvagente civico”. Salvagente perché dovrebbe salvaguardare i disoccupati over50, e civico, perché è una questione di civiltà garantire un futuro dignitoso, ai lavoratori, si licenziati, ma che rappresentano una ricchezza sociale, non utilizzata.

L’intervento legislativo richiesto, consiste nel riservare almeno il 50% dei posti per il personale supplente Ata delle scuole oppure in generale nel pubblico, considerando l’arrivo dei prepensionamenti di “quota cento”, ai disoccupati involontari over50 del Piceno. Una proposta a costo zero, che non grava economicamente sulle casse, perché si tratta solo, di riservare la metà dei posti previsti nel piano assunzioni, per le scuole del Piceno, ai cittadini senza lavoro di età superiore ai 50 anni, licenziati involontariamente da aziende che hanno delocalizzato.

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