I Disoccupati Piceni: “Ripresa? Ma dove?”, “Il lavoratore come una merce”

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ASCOLI PICENO – Continua la serie d’incontri sul territorio organizzati dal gruppo dei Disoccupati Piceni. I prossimi incontri saranno lunedì 15 gennaio dalle ore 15.00, presso la sala della Chiesa Regina Pacis, Piazza Madonna Della Pace a Centobuchi e martedì 16 gennaio ore 15.00, presso la sala San Francesco della Chiesa Cristo Re, via D. Chiesa 28, a Porto d’Ascoli.

“Prosegue, in questi giorni, l’informazione sul territorio alla Cittadinanza, da parte dei Disoccupati Piceni. Oltre a spiegare le nostre proposte anticrisi, già condivise e sottoscritte dalla maggioranza dei Sindaci del Piceno, stiamo cercando il sostegno e soprattutto la partecipazione e la presenza delle persone, per venire ad Ancona. Porteremo le nostre proposte anticrisi, alla Commissione Lavoro regionale, per chiedere interventi straordinari e urgenti per la Piceno e per i Cittadini senza un’occupazione e reddito di tutte le Marche. Riteniamo, sia importante avere una cospicua presenza di cittadini ad Ancona, per rimarcare le grandi difficoltà del nostro territorio.

In questi giorni l’Istat, parla “di ripresa”, magari ma dove? – cosi Daniele incontrato al mercato, ci dice: “qui l’unica cosa che si vede è l’aumento delle serrande che chiudono, purtroppo numerosi artigiani chiudono le attività, perché sono diminuite le vendite”. Per invertire questa tendenza, servirebbe un reddito di disoccupazione, per permettere ai cittadini senza lavoro, di mantenere i consumi. Noi, senza occupazione, la ripresa non la sentiamo e in ogni caso non percepiamo gli effetti positivi di questo record di occupati. Marco incontrato in piazza al mercato, dice: si parla di crescita dell’occupazione, perché si considera occupato anche il lavoratore che ha un contratto a chiamata di due giorni per il mese. Prima del Job Act, il lavoratore di un’azienda privata, era occupato almeno per 300 giornate l’anno. Oggi quella mansione è svolta da almeno dieci lavoratori, s’intuisce, perché l’Istat parla di aumento dell’occupazione.

A preoccupare è anche il valore economico degli stipendi nel privato. Enrico ci riferisce: Prima, lo stipendio era percepito direttamente dal lavoratore. In altre parole, il lavoratore era dipendente dell’azienda, dove prestava la sua mansione. Oggi per lavorare si passa attraverso l’agenzia interinale, che somministra il lavoratore all’azienda. Per cui il lavoratore non dipende dall’impresa, dove presta il suo lavoro, ma è dipendente dall’agenzia somministratrice. Insomma dal lavoro di un unico dipendente, traggono profitto sia il lavoratore e l’agenzia somministratrice. Di conseguenza si riduce il salario per il lavoratore. Ormai, il lavoratore è considerato come una merce. Noi chiediamo un lavoro per una vita dignitosa. Martedì scorso, i Disoccupati Piceni, hanno incontrato presso il centro Pacetti di Monteprandone, alcuni cittadini. Durante l’assemblea, sono state fatte numerose constatazioni. Riportiamo, quella che secondo noi, in questo periodo di crisi, è la più importante: è stata segnalata la necessità di riservare i concorsi per il personale Ata della scuola, ai disoccupati da almeno 12 mesi, per evitare come capita che alcuni cittadini svolgono due attività giornaliere e altri invece rimangono senza occupazione. Oggi si verifica, che i titolari di un’attività privata, la mattina offrono la loro prestazione lavorativa presso un istituto scolastico, e il pomeriggio svolgono un altra attività privata, avvolte presso un bar o addirittura in un studio professionistico. Non è tollerabile che alcuni cittadini sono senza occupazione, e altri cittadini, invece hanno due lavori, servono più controlli oppure è necessario rivedere la normativa.

Ricordiamo il nostro prossimo incontro, lunedì 15 gennaio dalle ore 15.00, presso la sala della Chiesa Regina Pacis, Piazza Madonna Della Pace a Centobuchi, rinnoviamo l’appello alla Cittadinanza. Il nostro è un appello alla partecipazione, invece di rimanere a casa e lamentarsi, facciamoci sentire, uniti saremo più forti.

L’elenco completo delle nostre proposte può essere chiesto ad una nostra delegazione presente il martedì e venerdì al mercato di San Benedetto del Tronto, e mercoledì e sabato mattino in Ascoli in Piazza Arringo, oppure tramite il nostro numero WhatsApp 334 7555 410. Aderisci e partecipa con la tua presenza al Gruppo “ Disoccupati Piceni ”, inviando un messaggio al numero WhatsApp 334 7555 410. Chi vuole seguirci siamo anche su facebook, basta cliccare “Disoccupati Piceni”, ed essere informati sulle prossime iniziative”.

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