I Frati Cappuccini delle Marche in udienza dal Papa

Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano i 73 frati minori cappuccini delle Marche. Un colloquio cordiale, improntato alla fraternità e alla semplicità, che è stato scandito da alcune domande rivolte al Pontefice.
Incontrando i religiosi, il Papa si è soffermato sul fatto che i consacrati spesso diventano “collezionisti di ingiustie”, secondo il tipico atteggiamento di chi si sente sempre vittima e cade nelle lamentele continue. Un atteggiamento che va contrastato proprio con la conversione. Entrare in comunità significa prepararsi a passare da conversione a conversione, perché ciò induce all’umiltà. Francesco  ha poi sottolineato l’importanza di parlare non ricorrendo agli aggettivi ma con la teologia dei sostantivi, come indica anche lo spirito francescano.
Il Papa ha invitato perciò i cappuccini a offrire questa testimonianza con la mitezza ma soprattutto con la povertà, che deve essere vissuta nel concreto. Infine il Pontefice ha concluso l’incontro lasciando ai cappuccini il compito di avviare processi di testimonianza verso i giovani che restano ammirati dallo spirito francescano.
Matteo Mattei
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