I sindacati Cgil, Cisl e Uilp uniti sui problemi dei pensionati e della sanità

MONSAMPOLO DEL TRONTO – Presso la sala comunale “Bachelet” di Stella di Monsampolo, si è svolto l’attivo unitario dei Pensionati SPI Cgil, FNP Cisl e UILP Uilp della Provincia di Ascoli Piceno per affrontare alcune tematiche relative alla previdenza e alle politiche socio sanitarie marchigiane. Hanno partecipato ai lavori i Segretari Regionali, Provinciali Confederali delle tre Sigle.

Dopo i positivi risultati raggiunti in merito alla rivalutazione ed estensione della 14^ mensilità ai pensionati fino a 1000 €, la no tax area adeguandola a quella dei lavoratori dipendenti, la fase due del confronto col Governo avrà l’obiettivo di revisionare l’attuale meccanismo che regola le pensioni di vecchiaia (aspettativa di vita ), la rivalutazione del meccanismo per le pensioni in essere, il riconoscimento del lavoro di cura per le donne, il sostegno alle future pensioni che riguarderanno soprattutto i giovani, senza dimenticare l’annosa questione riguardante la separazione tra Previdenza e Assistenza mai risolta dai vari Governi.

Riguardo alle politiche sanitarie e socio sanitarie, le Organizzazioni Sindacali hanno rilevato la totale mancanza di confronto vero e condiviso sull’organizzazione e il funzionamento dei servizi ospedalieri e territoriali dell’Area Vasta 5. Si procede con atti unilaterali, come dimostra il caso più recente e grave dell’adozione di un bando di gara per l’esternalizzazione integrale del servizio di cure domiciliari.

Segna il passo anche la riorganizzazione del sistema delle cure primarie. Anni fa sono stati riconvertiti i presidi ospedalieri di Offida , Montefiore e Ripatransone che oggi appaiono strutture prive di una chiara fisionomia e di una mission concreta. Allo stesso tempo sembra abbandonato l’importante percorso, a suo tempo condiviso con le Organizzazioni Sindacali, per lo sviluppo delle Case della Salute di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto, su cui vi era un impegno della precedente direzione.

La mobilità attiva nell’Area Vasta 5 vale circa il 35% di tutta quella regionale. Quello che potrebbe sembrare un dato positivo si traduce in realtà in lunghe liste d’attesa – specie per le prestazioni di specialistica ambulatoriale – e nell’afflusso di prestazioni in codice bianco e verde presso ile unità di Pronto Soccorso degli Ospedali di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto.

Nel frattempo il dibattito sulla sanità picena rischia di perdersi nelle polemiche sul “nuovo Ospedale unico di vallata”, che nel migliore dei casi non vedrà la luce prima di dieci anni. SPI FNP e UILP del Piceno ritengono più urgente ragionare su come reperire risorse per attuare politiche di prevenzione della salute attraverso i servizi territoriali, (soprattutto in area montana già compromessa dallo spopolamento da alta presenza di anziani e colpita dal recente sisma), l’ integrazione socio sanitaria, l’assunzione di personale sanitario, per l’acquisto di apparecchiature strumentali e di diagnostica, da utilizzare h/24 per la riduzione delle liste di attesa.

Su questi temi, come su tutti quelli evidenziati , le OOSS dei pensionati rivendicano l’avvio di un percorso vero e concreto di confronto attraverso una condivisione con la Direzione dell’Area Vasta 5.

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